tag:blogger.com,1999:blog-55311025205268598162024-03-13T20:26:04.667+01:00RAZZPUTINFUCKING BULLSHIT MUSIC.RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.comBlogger447125tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-50189138598822937152023-11-23T16:44:00.001+01:002023-11-23T16:44:28.499+01:00The Celibate Rifles: "The Turgid Miasma Of Existence" (Area Pirata, Re 2023).<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiisiX98nqffUEoR1h06zjFM2qRA-qaymZA5vPcVdwjN-5_Ip2KFyKZsB0YgMYZk85XFhTtThh01__5N7OK35nJh-AFeVZUwqSiAFjfuGE19l2aoOAYw9NP97GVT1vDGjKwnZuthz2H98CaK7JUrlf_IyXv_xN_PCmtal9aeUTsr3bpn_dJS-HOmAi64cA/s676/Schermata-2023-09-28-alle-10.14.59.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="674" data-original-width="676" height="638" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiisiX98nqffUEoR1h06zjFM2qRA-qaymZA5vPcVdwjN-5_Ip2KFyKZsB0YgMYZk85XFhTtThh01__5N7OK35nJh-AFeVZUwqSiAFjfuGE19l2aoOAYw9NP97GVT1vDGjKwnZuthz2H98CaK7JUrlf_IyXv_xN_PCmtal9aeUTsr3bpn_dJS-HOmAi64cA/w640-h638/Schermata-2023-09-28-alle-10.14.59.png" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Avevamo già parlato dei Celibate Rifles <a href="https://razzputincrew.blogspot.com/search?updated-max=2018-07-27T17:34:00%2B02:00&max-results=7&start=49&by-date=false" target="_blank">QUI</a> in occasione della ristampa di "Roman Beach Party". Un'operazione più che riuscita realizzata qualche anno fa da parte di <a href="https://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a>, label benemerita che nel 2023 decide di cimentarsi ancora con il combo di Sidney questa volta ristampando "The Turgid Miasma Of Exystence", il terzo album della loro ampia discografia ormai da tempo fuori catalogo.</div><div style="text-align: center;">"The Turgid Miasma Of Existence" esce nel 1986 ed è dedicato a James Darroch - figura di spicco negli ambienti del rock indipendente australiano, nonché ex componente della band e fondatore dei meravigliosi Eastern Dark - morto per un'incidente stradale pochi giorni prima della sua pubblicazione, a soli 25 anni.</div><div style="text-align: center;">La produzione dell'album viene affidata al chitarrista Kent Steedman, probabilmente l'unico in grado di ricreare quell'alchimia magica tra le chitarre taglienti, la possente sessione ritmica, strumenti poco "punk" come archi e fiati introdotti per l'occasione, e la voce di Damien Lovelock (purtroppo scomparso nel 2019) medium supremo per innescare i testi ricchi di sarcasmo e critica sociopolitica in egual misura.</div><div style="text-align: center;">Davvero un lavoro ben fatto "The Turgid Miasma Of Exystence" - siamo sempre nella scia riconoscibile di Radio Birdman, MC5, Stooges e Ramones - che trasuda un'anima belluina e selvaggia in cerca però di una nuova identità sonora che contempli sì assalti all'arma bianca, ma anche una dimensione più introspettiva e mediata grazie a brani psichedelici dalla vena sperimentale.</div><div style="text-align: center;">Il raggiungimento di questo punto di equilibrio porterà i Celibate Rifles a battere nuovi percorsi compositivi e, di lì a breve, a conquistare (una relativa) fama internazionale in compagnia di altri amici come Hoodoo Gurus e Died Pretty, Cosmic Psychos, con cui poi inaugureranno la cosiddetta "nuova onda" australiana</div><div style="text-align: center;">Area Pirata - come dicevamo poc'anzi - rende nuovamente disponibile questo terzo (e probabilmente il migliore) album dei Celibate Rifles in una pregiata versione in vinile 180 grammi, con tanto di copertina apribile e inserto a corredo, senza dimenticare il coupon per il download digitale di quattro brani live a tutt'oggi inediti.</div><div style="text-align: center;">Insomma, siamo di fronte a una combo di eccellenza assoluta: un album seminale con dieci brani dalla bellezza stordente e una label indipendente che lavora duramente da anni per diffondere il verbo della musica "che conta".</div><div style="text-align: center;">Che dire? Bravi tutti e soprattutto grazie!</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">ASCOLTA: "Bill Bonney Regrets", "Sentinel", "Sometimes", "No Sign", "Eddie".</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/yD29_QlQ8qY" width="320" youtube-src-id="yD29_QlQ8qY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/lB--esiAM28" width="320" youtube-src-id="lB--esiAM28"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/TheCelibateRifles/" target="_blank">THE CELIBATE RIFLES</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8wwn290w-jpf5MtRxNfKXHsgXbEHsyhiUQnxF78Zq3z4Q5Gv3W-iNBBXBFWj_ZTu89kjR2kHW_jSv7Q-0ru54R3vAcdIfaFa9NYCR3_IkTPErFoD-r2MUGS78pP7a0B96sHe-2IbkCWY6JQ-rHKwZmPUvowEQKts1JZ3nNiNTjBcEOWDrNn-TEKpL-3w/s1023/142349669_245141533844892_7160868726662616694_n.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="1023" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8wwn290w-jpf5MtRxNfKXHsgXbEHsyhiUQnxF78Zq3z4Q5Gv3W-iNBBXBFWj_ZTu89kjR2kHW_jSv7Q-0ru54R3vAcdIfaFa9NYCR3_IkTPErFoD-r2MUGS78pP7a0B96sHe-2IbkCWY6JQ-rHKwZmPUvowEQKts1JZ3nNiNTjBcEOWDrNn-TEKpL-3w/w640-h360/142349669_245141533844892_7160868726662616694_n.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Davide Monteverdi</div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-36383646985876218152023-05-19T18:07:00.002+02:002023-05-19T18:08:02.345+02:00Elli De Mon: "Pagan Blues" (Area Pirata, Cd 2023).<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHrl8GbOQExBVYuz_F_ucIVtbSNzqTONolzXM0tW7OuqVfGl0Togu8T2f5Hl9fej5z3FZ7aNiQVYVQpwtEECwXlUx44y1cWGMKpUz6nsbkVR23h6O6adzS-F0TJsbaCEsX0XS1iXVcj5vhId8v-jWiSGvLErxUDoCGAPXu3VRX4Z934QKSed-j-2CM/s736/a4264544823_10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="736" data-original-width="736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHrl8GbOQExBVYuz_F_ucIVtbSNzqTONolzXM0tW7OuqVfGl0Togu8T2f5Hl9fej5z3FZ7aNiQVYVQpwtEECwXlUx44y1cWGMKpUz6nsbkVR23h6O6adzS-F0TJsbaCEsX0XS1iXVcj5vhId8v-jWiSGvLErxUDoCGAPXu3VRX4Z934QKSed-j-2CM/w640-h640/a4264544823_10.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Certa musica non andrebbe discussa, scritta, sezionata con la testa, andrebbe solo e unicamente ascoltata in religioso silenzio con l'anima spalancata e sincera.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">D'altronde non è un mistero che ami Elli De Mon (al secolo Elisa De Munari) e la musica inquieta e profonda che disperde nei meandri emozionali di chi l'ascolta, e infatti avevo scritto del bellissimo Countin' The Blues proprio <a href="https://razzputincrew.blogspot.com/2021/08/elli-de-mon-countin-blues-area-pirata.html" target="_blank">QUA</a> qualche tempo fa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Quindi è con un pò di sorpresa, e altrettanta eccitazione, che mi trovo per le mani questo "Pagan Blues" la seconda tappa della collaborazione/alleanza tra la poliedrica artista vicentina e Area Pirata, la leggendaria label pisana che sta stravolgendo il panorama musicale tricolore con le sue produzioni di qualità. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Pubblicato verso la fine di Aprile è il settimo sigillo discografico della "one woman band" - come Elisa ama definirsi nelle interviste - e probabilmente il più profondo, contrastato, doloroso e catartico della sua intera carriera, intriso com'è dei suoi tumulti interiori</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Nove composizioni che recitano un Blues sofferto che striscia sanguinante e indomito nelle paludi della Psichedelia, dello Swamp Rock più corrosivo, del Rock And Roll meticcio di ritualismi sciamanici, mostrandone le cicatrici vive sulla propria pelle di serpente con fierezza, come fossero trofei dal valore inestimabile.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Pagan Blues" è questo e altro ancora, ma è soprattutto un' Esperienza Esistenziale Totale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un viaggio amniotico nelle lande dimenticate dal tempo, dove sofferenza e disperazione incrociano le armi quotidianamente con la speranza di rimettersi finalmente in piedi, per quel che è l'eterna lotta di stabilizzare l'equilibrio precario della bilancia cosmica.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">C'è anche tutta l'insofferenza e la ribellione di una sopravvissuta nel succo del Blues Pagano: nei confronti delle consuetudini, delle ortodossie, dei moralismi, e i territori marchiati a fuoco sono gli stessi che ancora rimbombano degli echi di PJ Harvey, Jon Spencer, Gun Club, Bessie Smith e di molti altri cantori della diversità che abbiamo imparato ad amare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Pagan Blues" rimette in pace con il mondo capovolto che ci troviamo a calpestare, la verità è questa senza tanti giri di parole.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E se a qualcuno può sembrare un rito di passaggio, non sbraiti poi alla ricerca di una medicina che sia salvifica.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "I Can See You", "Catfish Blues", "Ticking", "Siren's Call".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/3ZxBvefAk1E" width="320" youtube-src-id="3ZxBvefAk1E"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sGiOxK-ASKQ" width="320" youtube-src-id="sGiOxK-ASKQ"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.ellidemon.it" target="_blank">Elli De Mon</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBA6o8Djw5HXttkA0GguvT_oU9I2aTmeqPwQ0WWSpQMvhX7XeU3OkH5BZeqaCFUDd43h5OLixHixpfnKgx6q2LmlMm1ZRWoW14KeOubOzU2Da5ITFejlK5Yt2vJNiiY-ocH3NOe5wLhOmsJ8PhAXzsKIzpYnOh5fxvblh5L-PVfar1MmFUwFoZi2Ju/s901/ellidemon0_kt.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="901" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBA6o8Djw5HXttkA0GguvT_oU9I2aTmeqPwQ0WWSpQMvhX7XeU3OkH5BZeqaCFUDd43h5OLixHixpfnKgx6q2LmlMm1ZRWoW14KeOubOzU2Da5ITFejlK5Yt2vJNiiY-ocH3NOe5wLhOmsJ8PhAXzsKIzpYnOh5fxvblh5L-PVfar1MmFUwFoZi2Ju/w426-h640/ellidemon0_kt.jpg" width="426" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><br /><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-6026627157300759642023-01-05T17:29:00.003+01:002023-01-05T17:29:40.615+01:00Angeli: "Angeli" (Area Pirata, Lp 2022 Reissue).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0slsg2v_gAvaAKXv5iEKk6Q7L8UZwl9laUrBkhbsRstYVRPaJneRKxve2lw2ECFWcBKL5ddYg9mVgiFE-h8SZwpR_8QKcOu-_j0izxzUTx_VPB0YwNXWgRxFxwyhXYikkLAmwVXZyJhQ4rHTRLq_UEpq791jXzvZx3RaAaaWxIZFbThPwBWh-nUaS/s1200/a2352267354_10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1169" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0slsg2v_gAvaAKXv5iEKk6Q7L8UZwl9laUrBkhbsRstYVRPaJneRKxve2lw2ECFWcBKL5ddYg9mVgiFE-h8SZwpR_8QKcOu-_j0izxzUTx_VPB0YwNXWgRxFxwyhXYikkLAmwVXZyJhQ4rHTRLq_UEpq791jXzvZx3RaAaaWxIZFbThPwBWh-nUaS/w624-h640/a2352267354_10.jpeg" width="624" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Era il 1997 quando "Angeli" si affacciò nel panorama Alternative Rock internazionale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un album fatto da sopravvissuti della scena hardcore punk di Torino per orfani sonici ancora intontiti dallo scioglimento di una delle band italiane più influenti di sempre, i Negazione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Gli Angeli (di cui abbiamo già scritto tempo fa su queste pagine recensendo "Voglio Di Più") erano una sorta di super band in cui confluirono Roberto "Tax" Farano (chitarra e voce, Negazione, Declino, Fluxus), Massimo Ferrusi (batteria, Stinky Rats, Negazione, Indigesti), e Luca Marzello (basso) ancora ebbri dell'immaginario sonico delle rispettive band di origine, ma pesantemente influenzati da quello che stava accadendo oltreoceano. Il Grunge era ormai un fenomeno di massa, l'Indie Rock una solida certezza perennemente vezzeggiata dalle case discografiche, e il Crossover un compromesso che metteva d'accordo le frange oltranziste dai background più eterogenei.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ehi baby erano gli anni '90, e una nuova rivoluzione si affacciava alla porta di casa con prepotenza, quindi perchè non cavalcarla con coerenza e un pò di sfacciataggine? Ecco spiegati i testi in inglese (solo "E' Un Angelo" è cantato in italiano, come poi tutto il secondo album) e la maggior fluidità compositiva che ammiccava a band hype come White Zombie, Alice In Chains, Prong, Helmet (ma anche agli irlandesi Therapy?) tra le più rappresentative del momento, e comunque vicine alla sensibilità espressiva degli Angeli. Tutto sommato un deciso passo avanti rispetto alle radici nichiliste e "In Your Face" delle precedenti discografie.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Registrato in Francia nell'estate del 1996 presso i famigerati Black Studios - con la supervisione di Ian Burgees amico della band e stimato professionista - "Angeli" vide la luce originariamente solo in formato cd (su Free Land Records) - il trend dell'epoca imponeva infatti l'abbattimento dei costi di produzione - che andò sold out in pochissimo tempo, per poi perdersi nelle zone grigie del collezionismo almeno fino ai giorni nostri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E infatti, un quarto di secolo dopo (il 2 settembre 2022 per l'esattezza), Area Pirata riporta queste 15 perle dimenticate sotto i riflettori - grazie all'ennesima opera di ripescaggio culturale - perché tutti ne possano godere finalmente in vinile: una bella edizione a tiratura limitata in 300 copie, e con l'immancabile download card a corollario, che manderà in botta ogni dropout che si rispetti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Angeli" è davvero un'opera prima entusiasmante. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Musicalmente perfetto per l'epoca in cui è stato pubblicato e attuale come pochi anche oggi: intenso, spigoloso, alla ricerca spasmodica della melodia, in un certo senso anche più rock oriented per aprirsi consapevolmente a una platea più vasta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Da comprare al volo!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Johnny", "Seven", "Maybe", "Son Of Heart", "Maria".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/xwpCJmFBaMg" width="320" youtube-src-id="xwpCJmFBaMg"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/ANGELI.HardCore" target="_blank">ANGELI</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5LDPA1qRYjUDrQjJCcRv7TbaZZy8JNdXW77TBzt3CHng_D841-ACPLm6XfZiVUQb_C_ZjMMDClKswMbiP5orUzhTphqmpBcpqzdW3XGRmJMNCa3OBt76UQjL_m6Jgw3A14H_ZK0BVpHVWciiOEIvfR9Ojb2jDPLgV12BjqbESWhEBoU1PbCn7b1wp/s1916/311903535_550451797081289_3798164211418096402_n.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1916" data-original-width="1286" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5LDPA1qRYjUDrQjJCcRv7TbaZZy8JNdXW77TBzt3CHng_D841-ACPLm6XfZiVUQb_C_ZjMMDClKswMbiP5orUzhTphqmpBcpqzdW3XGRmJMNCa3OBt76UQjL_m6Jgw3A14H_ZK0BVpHVWciiOEIvfR9Ojb2jDPLgV12BjqbESWhEBoU1PbCn7b1wp/w430-h640/311903535_550451797081289_3798164211418096402_n.jpeg" width="430" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-14120040282993473402022-08-09T18:17:00.001+02:002022-08-09T18:17:26.358+02:00The Backdoor Society: "This Is Nowhere" (Area Pirata, 2022).<p style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhp3vC0uqucBFFIif4pZK8OWkC0PFqR-zXCWWPPA7yqqT-_qUbaa0KLRaxn0vj174q6dMAlO9Oza4h3MKDTT9u693FAirGDYrNeGmJbPzLlUMGjFpXMx_FMHSqhEoOuXFuICdlcXm_AAGlAcLZRSDt-Nnirhp3tr2QEPm_ezFZkqI04ZOo1IG8GpdK/s768/backdoor-1-768x768.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="768" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhp3vC0uqucBFFIif4pZK8OWkC0PFqR-zXCWWPPA7yqqT-_qUbaa0KLRaxn0vj174q6dMAlO9Oza4h3MKDTT9u693FAirGDYrNeGmJbPzLlUMGjFpXMx_FMHSqhEoOuXFuICdlcXm_AAGlAcLZRSDt-Nnirhp3tr2QEPm_ezFZkqI04ZOo1IG8GpdK/w640-h640/backdoor-1-768x768.jpeg" width="640" /></a></p><p></p><p style="text-align: center;">"This Is Nowhere" è il secondo - e nuovo - lavoro di studio per i Backdoor Society, la talentuosa band piacentina che ha scambiato la campagna emiliana per la magica Olanda degli anni 60, terra natia del Neiderbeat e dei sogni psichedelici infranti contro il muro dell'indifferenza. Là imperversava gentaglia come Ourtsiders e Q65 - e gli Shocking Blue piazzavano una manciata di singoli nella galassia mainstream - che sfregiava il Rock And Roll a viso aperto e con piglio quasi punk, incassando fama imperitura e rispetto assoluto da un esiguo - seppur agguerrito - contingente di dropout, e colorando di purpurea mitologia una parabola sonica tanto eccitante quanto marginale per quell'epoca in costante mutazione. I Backdoor Society non vanno molto lontano da queste coordinate impastate anche di Pretty Things e Stones in botta, oggi sono più brutali e diretti rispetto all'esordio omonimo di tre anni fa forse a discapito della freschezza ingenua (e genuina) delle origini. Nulla di rilevante sia chiaro, "This Is Nowhere" resta un disco godibile, ottimamente suonato e vissuto, i cui dodici episodi al netto di concessioni "commerciali" attraversano il petto come la lama di un serramanico.</p><p style="text-align: center;">ASCOLTA: Desolation, The Wrong Side, Janet, You Turn Me On. </p><p style="text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/backdoorsociety/" target="_blank">THE BACKDOOR SOCIETY</a><br /></p><p style="text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">Davide Monteverdi</p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-10286417675413749782022-06-23T16:11:00.002+02:002022-06-23T16:11:25.597+02:00NOT MOVING L.T.D.: "LOVE BEAT" (Area Pirata, Cd 2022).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP9AYNnp9b2P7oa1Vev086_QixqIsoAzpb6QMn_UXHp1Q1pOUC8705r5qGwFI9410pzdsxFfAJseecXMQgzx6vI80ioDC0GaxfmyzgnCRFARTYpdqXr-_f-0oGtwusM1dc77DfneIHi14P6Wrs53VPY0hdmCXEJx-UDZvop5nk9vVaiJIYuI-PZQMg/s1000/Not-Moving-LTD-Love-Beat.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP9AYNnp9b2P7oa1Vev086_QixqIsoAzpb6QMn_UXHp1Q1pOUC8705r5qGwFI9410pzdsxFfAJseecXMQgzx6vI80ioDC0GaxfmyzgnCRFARTYpdqXr-_f-0oGtwusM1dc77DfneIHi14P6Wrs53VPY0hdmCXEJx-UDZvop5nk9vVaiJIYuI-PZQMg/w640-h640/Not-Moving-LTD-Love-Beat.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Fa sorridere parlare di album della "maturità" per una band come i Not Moving - leggenda underground (ma neanche tanto poi) della controcultura musicale tricolore degli anni 80 - già nell'immaginario collettivo dei rockers nostrani per quasi quattro decenni, e ora ritornati sotto ai riflettori come Not Moving L.T.D. (dalle iniziali dei tre membri storici) grazie appunto a questo nuovo "Love Beat".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il primo vero e proprio lavoro di studio per il combo spaccato a metà tra Emilia e Toscana dal lontano 1988, quando diedero alle stampe "Flash On You" ormai a scioglimento praticamente avvenuto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Attualmente la band è composta dai tre veterani Tony (batteria), Lilith (voce) e Dome (chitarra, cori) come primigenio volano propulsivo, con la seconda chitarra (e cori) della gagliarda Iride Volpi in aggiunta. E no, non è contemplato il basso di cui per altro non si sente la mancanza nell'impatto generale dei brani, soprattutto nelle esibizioni dal vivo dove i Not Moving danno da sempre il meglio di sè.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Parlavamo di album della "maturità" poco fa per la perfetta quadratura di tutti i fattori in gioco: il suono è compatto e perfettamente rifinito, le asperità del passato hanno lasciato il posto a una fluidità espressiva invidiabile e il salto in avanti della voce di Lilith ne è la prova provata, le tracce poi si snodano su minori velocità e maggiori intensità emotiva, e soprattutto si percepisce una verve compositiva lontana dall'impellenza degli esordi ma che mantiene la sincerità e la coerenza di quei giorni turbolenti e maledetti, seppur impastata di vita vissuta e strade battute.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Love Beat" è l'"Hic Et Nunc" dei Not Moving e si spiega ai fan vecchi e nuovi con nove canzoni brillanti (otto originali più la cover di "Primitive" dei Groupies), dotate di grande fascino ed energia, da cui è difficile non farsi sedurre in un momento di normale disattenzione quotidiana. Insomma come se gli X, i Cramps, i Gun Club, i Bad Seeds, e (soprattutto) gli Stones cercassero di approfittarsi delle tue intime grazie sul cofano di una Barracuda grondante fango.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E allora tributiamo l'ennesimo ovazione ai kids di Area Pirata, gli artefici di questa nuova tacca sulla consumata cintura delle novità discografiche imprescindibili: i Not Moving L.T.D. sono qui per restare anche grazie a loro e "Love Beat" cresce, cresce, e ancora cresce!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Going For A Ride", "Dirty Time", "Don't Give Up", "Rubbish Land".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/j2nN9zpE1sQ" width="320" youtube-src-id="j2nN9zpE1sQ"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100051397366697" target="_blank">NOT MOVING su FB</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW0Dx_R7N1iITbf16zXa7rdBfY9r9Os5lDoOKTJcUqXF1V75IhcsM5nHBMlG9tOODI6TFwoCZYczeyIVorurbSyipHy1FCxhe0GK8ZlJF1pmgxjRM7DJKX_OiWxNVEvKM1zz4zmM222QDEi0NhkLTt-zcsiG2VSfbXeR3d2mtZDuiphqKPlxYPPVRh/s1200/Not-Moving-LTD.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="765" data-original-width="1200" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW0Dx_R7N1iITbf16zXa7rdBfY9r9Os5lDoOKTJcUqXF1V75IhcsM5nHBMlG9tOODI6TFwoCZYczeyIVorurbSyipHy1FCxhe0GK8ZlJF1pmgxjRM7DJKX_OiWxNVEvKM1zz4zmM222QDEi0NhkLTt-zcsiG2VSfbXeR3d2mtZDuiphqKPlxYPPVRh/w640-h408/Not-Moving-LTD.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-17886778041680338332022-02-10T19:38:00.002+01:002022-02-10T19:38:43.430+01:00Piaggio Soul Combination & Lakeetra Knowles: "Soultimate" (Area Pirata, Cd 2021).<p style="text-align: center;"></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi-_cOfalb-f8trmXK2jRRJimSKFzwRKnlCcep5ZvavI5RKeHSaGtdVvzdWhU0tG5eYKmM111QDls5rR_ph6IJL3zQFouJppQSLHeXJP6FjKFhm-f-ldPu9SO0QzHwkHxevv7tqHCe2bZTjNnfaOkjI5A4ve98-Cni3l_MSHyayEyqE2V9QYHJ_Kb4V=s1200" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi-_cOfalb-f8trmXK2jRRJimSKFzwRKnlCcep5ZvavI5RKeHSaGtdVvzdWhU0tG5eYKmM111QDls5rR_ph6IJL3zQFouJppQSLHeXJP6FjKFhm-f-ldPu9SO0QzHwkHxevv7tqHCe2bZTjNnfaOkjI5A4ve98-Cni3l_MSHyayEyqE2V9QYHJ_Kb4V=w640-h640" width="640" /></a></div><p></p><p style="text-align: center;">Ti piace ballare scivolando sul dancefloor come fosse borotalco? Ti piace spassartela allo sfinimento e sudare tutto quello che hai vivendo notti infinite come un tempo? Se allo stesso modo ami la musica di fattura genuina, e dedita unicamente alla spensieratezza, allora devi assolutamente procurarti "Soultimate", l'ultima fatica discografica dei Piaggio Soul Combination. L'ensemble pisano - che conferma alla voce la brava Lakeetra Knowles in alternanza a quella del leader Marco Piaggesi - esordisce per la conterranea Area Pirata con questo terzo album tra l'altro licenziato in un formato sfizioso, ovvero un doppio vinile 12" in confezione gatefold, e registrato a 45 rpm per rendere giustizia alla cristallina produzione di Andy Lewis. Quattordici canzoni sfavillanti che si rincorrono l'una all'altra legate dal comune intento di far vibrare anima e piedi senza particolari pensieri, grazie al mix sonoro ultra vintage e pistaiolo. Soul, Disco, R&B, Boogaloo, Northern Soul e suggestioni Latin Jazz scolpiscono - impietosamente - il groove incendiario da cui "Soultimate" trae la preziosa linfa vitale che poi irradia su chiunque si avvicini ai suoi solchi. Un album dal respiro fieramente internazionale e a cui auguriamo tutta la fortuna che merita.</p><p style="text-align: center;">Ascolta: "Do It", "Newly Born Love", "Hitman", "Dome Slow", "I can't Believe", </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/997Tu9vBCcM" width="320" youtube-src-id="997Tu9vBCcM"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/8LfP065Tnfk" width="320" youtube-src-id="8LfP065Tnfk"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/PiaggioSoulCombination" target="_blank">PIAGGIO SOUL COMBINATION</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh626vpuZ6aEOTC7BuXH1tbLU9r0kS1r8RQAaPAVp_AExHLV2CHUwY9zuCOP5ERAXdyBVsjGK6gW00UPFXvwVHhOmfw2Qa4V-DN120I49lbxubPdEEafO_Fnqe5xBBKDohBFrCZuDUnbfEtR7vyyiUaZNbZx1jbRgUcwdY49Hf2yHT2q-ADZ4mq5LeU=s960" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="625" data-original-width="960" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh626vpuZ6aEOTC7BuXH1tbLU9r0kS1r8RQAaPAVp_AExHLV2CHUwY9zuCOP5ERAXdyBVsjGK6gW00UPFXvwVHhOmfw2Qa4V-DN120I49lbxubPdEEafO_Fnqe5xBBKDohBFrCZuDUnbfEtR7vyyiUaZNbZx1jbRgUcwdY49Hf2yHT2q-ADZ4mq5LeU=w640-h416" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div style="text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-15781533198675802532022-01-20T16:01:00.001+01:002022-01-20T16:01:27.538+01:00Colleen Green: "Cool" (Hardly Art, Cd 2021).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjVvUhg4-wyAPHqESpybmC4FwCYJ_JbrA_4fQFl6OMNYWRJ4UYqcoIUSOzDyB2YnT6nR31bjT_eMN2H_iwfy1ec5Rm-gfuomhgr0SdGnORodN3R39kvM5SuxWIFEfiWjIMjrBpszn7VoqAvLrnZ7-5opmFJWNFXP-HrfhG3Trh7mSpkRjVA6pwaEnmQ=s4000" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="4000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjVvUhg4-wyAPHqESpybmC4FwCYJ_JbrA_4fQFl6OMNYWRJ4UYqcoIUSOzDyB2YnT6nR31bjT_eMN2H_iwfy1ec5Rm-gfuomhgr0SdGnORodN3R39kvM5SuxWIFEfiWjIMjrBpszn7VoqAvLrnZ7-5opmFJWNFXP-HrfhG3Trh7mSpkRjVA6pwaEnmQ=w640-h640" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="text-align: center;">"Cool" è probabilmente l'album che ho più ascoltato "on repeat" nel 2021. O almeno, quello a cui sono ritornato più spesso nel girovagare tra le innumerevoli uscite senza peso durante i mesi nefasti, e di sicuro si piazzerebbe ai primi posti della mia Top Ten annuale se mai fossi interessato a compilarne una di questi tempi. Questo per dire che al di là delle note stampa e dei lanci "promozionali" - meritevoli, certo, ma passibili di ovvia faziosità - un disco vince per la sua capacità di colpirti dentro mentre sei fuori fuoco. Nel mio caso specifico è stato un mix di fattori a investirmi in pieno e a farmi innamorare praticamente all'istante: le melodie cristalline sparse ovunque, le sonorità che strizzano l'occhio al miglior Indie Rock degli anni '90, le movenze sinuose delle dieci canzoni (l'artista stessa ammette che "dieci è il numero perfetto" in una recente intervista su Rolling Stone) che costituiscono l'ossatura di "Cool", con quell'alternanza (proficua) tra riflessione e urgenza che ha il ritmo della vita. Un lavoro che scorre fluido, brillante, arioso ascolto dopo ascolto insomma proprio "giusto" da qualsiasi punto di vista lo si voglia prendere e sezionare. Frutto dei sei anni che la musicista di Lowell si è presa per evolvere come essere umano e artista dopo la pubblicazione di "I Want To Grow Up" nel 2015, il terzo album (sempre marchiato Hardly Art) che ha sancito il suo maggior successo commerciale nonchè l'inizio del percorso interiore che l'ha traghettata a quel "qui e ora" che "Cool" tratteggia un minuto dopo l'altro. In mezzo c'è stato qualche singolo, l'attività live poi sospesa causa Pandemia, le session in studio di registrazione con Gordon Raphael e Aqua, e in ultimo il ritorno a casa in Massachusetts l'autunno scorso - dopo un decennio vissuto a Los Angeles, città che non ha mai amato fino in fondo - con un normalissimo lavoro part time al seguito. Ecco "Cool" è la sintesi perfetta di questa progressione nel suo intricato divenire, qua narrata con piglio ironico e "maturo" da una Colleen Green in evidente stato di grazia. Tutta magia che ti si appiccica addosso, proprio come "Natural Chorus" che è una sorta di pigiamino ritmico e felpato che incrocia motorik e sussulti chitarristici. Consigliato!</p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Posi Vibes", "You Don't Exist", "How Much Should You Love A Husband?", "Pressure To Cum".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/G3fqHIVBHUs" width="320" youtube-src-id="G3fqHIVBHUs"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Z5qei5ac_4c" width="320" youtube-src-id="Z5qei5ac_4c"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.colleengreen420.com/" target="_blank">Colleen Green</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.hardlyart.com/" target="_blank">Hardly Art</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEikdohBS0OJmxnbICR7u9kDmx5iCXk6eKOuyVcz7YMluXRhoIeUolKN6wWkOTRT9cYj8V3hlU3JxA57V5SWQO1Nu50fzerFQfRGKKP4zwqzfTyH2i5EcpdeA0162Ti8ZbKGmYqxMr_5APKzSUhIm29Zs6VQlbNFZzBN1SnaA9HiLBTcQeLWRbwUyZOV=s3264" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2448" data-original-width="3264" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEikdohBS0OJmxnbICR7u9kDmx5iCXk6eKOuyVcz7YMluXRhoIeUolKN6wWkOTRT9cYj8V3hlU3JxA57V5SWQO1Nu50fzerFQfRGKKP4zwqzfTyH2i5EcpdeA0162Ti8ZbKGmYqxMr_5APKzSUhIm29Zs6VQlbNFZzBN1SnaA9HiLBTcQeLWRbwUyZOV=w640-h480" width="640" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><br />RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-60965061679985705122022-01-09T17:51:00.000+01:002022-01-09T17:51:26.362+01:00BARMUDAS: "Every Day Is Saturday Night" (Area Pirata,Lp 21).<p style="text-align: left;"></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p></p></blockquote><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjYz7sPJ7BvktP1g5E-mJLsvtg6fikJw9MOd6kYzTnLRRLkSL4owSedEjYemOLKEB_WuuNvFcCxctM7DXYTJ3mcgUOm6wUojrVYWN0DXhscggyEOmNPcBLI--DWNwmdRoAB6IZNxGYFyBUWDNb5xPywtO0297cq4eOvEnWH0ra1f0v-JVeB6e5WddR1=s1200" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjYz7sPJ7BvktP1g5E-mJLsvtg6fikJw9MOd6kYzTnLRRLkSL4owSedEjYemOLKEB_WuuNvFcCxctM7DXYTJ3mcgUOm6wUojrVYWN0DXhscggyEOmNPcBLI--DWNwmdRoAB6IZNxGYFyBUWDNb5xPywtO0297cq4eOvEnWH0ra1f0v-JVeB6e5WddR1=w640-h640" width="640" /></a><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p></p></blockquote><p style="text-align: center;">"Everyday Is Saturday Night" è l'antidoto perfetto per questi tempi avari di gioie, danze, empatia e rimescolamento casuale di fluidi corporei. L'esordio sulla lunga distanza dei Barmudas è infatti un formidabile inno alla gioia, alla spregiudicatezza dei dropouts e all'innocenza delle motivazioni, al jeans in total look slabbrato da risse nei vicoli molte birre dopo discussioni poco edificanti. Con il cervello in pappa per il mix anfetaminico di Glam, R'n'R e Punk nella loro configurazione più sincera e coerente. Il quartetto toscano caccia sul tavolo una manciata di pasticche sonore che davvero manda in orbita, in scia all'onda lunga generata dai pluridecorati Giuda ma con un retrogusto più ambiguo e sguaiato che attraversa l'intero album con perversa uniformità d'intenti: fare festa anche dove la festa non esiste. Alla faccia della quotidianità attuale così crudele, divisiva, annegata nella diffidenza generalizzata. "Everyday Is Saturday Night" è un "successo" sotto ogni punto di vista, confermandosi un opera prima che arricchisce la "subculture" italica di un'altra gemma che - speriamo - si perpetui sia dal vivo che nei futuri lavori di studio. File Under: New York Dolls, Ramones, Dictators, Clash, T Rex, Slade, Kiss.</p><p style="text-align: center;">ASCOLTA: "Bar-Mus-Ass", "Zombie Teacher", "Spit Room Party", "Lock In".</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ZFqwxtgKtNg" width="320" youtube-src-id="ZFqwxtgKtNg"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/igD8SEEPKZI" width="320" youtube-src-id="igD8SEEPKZI"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/Barmudas-238921672893300/" target="_blank">BARMUDAS</a></div><p style="text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a><br /></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">Davide Monteverdi.</p><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-65016386752857203322021-12-02T16:26:00.000+01:002021-12-02T16:26:05.163+01:00Polvere Di Pinguino: "Stand By The Dream" (Area Pirata, Cd '21)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-yqFWnrBXACg/YaTyBglbCSI/AAAAAAAACWo/tYnMA-ou1mY4gfuDKKUvBc6LY8qHQdLkwCLcBGAsYHQ/s1200/a2482703109_10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-yqFWnrBXACg/YaTyBglbCSI/AAAAAAAACWo/tYnMA-ou1mY4gfuDKKUvBc6LY8qHQdLkwCLcBGAsYHQ/w640-h640/a2482703109_10.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Polvere Di Pinguino.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Che nome bizzarro per una band che nulla c'azzecca con (presunti) vagheggiamenti psichedelici o progressive. O meglio rimesta sì nel torbido dei primi in alcuni episodi, ma unicamente per abbassare i giri e rifiatare dopo le continue scaramucce a colpi di rock and roll bastardo, figlio degenerato dei Sixties, come dei Seventies (magari anche Eighties), più malati e rissaioli.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E' così che il quintetto di Carrara - attivo dai primi anni 80 fino allo scioglimento del 1992 - entra sbuffando nel contenitore "Garage Revival" preso per mano da una parte del giornalismo militante fin dagli albori, sedendo però comodamente in disparte e senza dare particolare confidenza a nessuno.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">All'attivo ci sono alcune reunion, un paio di album, un singolo e un ep che incideranno il loro nome nel muro tricolore delle leggende misconosciute, bagnate di ogni fluido corporeo possibile ma non dalla gloria imperitura.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">A questo prova a porre rimedio Area Pirata, sempre più intraprendente nell'opera di recupero degli Unsung Heroes del nostro recente passato, stampando per l'appunto "Stand By The Dream".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Qualcosa che va al di là della semplice operazione di assemblaggio sonoro, e che anzi tratteggia nuovi margini di approfondimento per un periodo storico/musicale che oggi si merita questa riconfigurazione netta in termini di diffusione e narrazione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Tranne il primo sette pollici - con la strepitosa cover di "Alabama Song" - qua presente nella sua veste ufficiale, nella tracklist di "Stand By The Dream" trovano spazio solo le demo di alcuni brani - tra cui "Trash It Baby" e "Back To Zero" fino ad oggi inediti assoluti - poi finiti rispettivamente su "Polvere Di Pinguino" del 1988 e "Leggi E Allucinazioni" del 1992 in versioni rimaneggiate, più quattro tracce live registrate al CSOA Kronstadt (con una "I Wanna Be Your Dog" da urlo) totalizzando 17 bombe stordenti collegate tra loro da un crescendo espressivo destinato, ahinoi, ad implodere.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ecco dunque l'istantanea nuda e cruda dei Polvere Di Pinguino al netto di ogni parrucca: una band compatta, sicura dei propri mezzi espressivi a tratti selvaggi, fluida nel navigare tra reminescenze punk e hard quanto mai dimentica delle radici, incredibilmente sottovalutata nonostante l'impatto sonico e l'affinata sensibilità nel coniugare irruenza e perizia tecnica, liriche e panorami musicali di grande intensità.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Una spanna sopra a tutto la voce di Luca Ratti - alias "Lungo" - sorta di Danzig autoctono in crisi d'identità, incapace di decidere quale padre adottivo scegliersi tra Jim Morrison e Iggy Pop.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Stand By The Dream" esce in cd a tiratura limitata di 300 copie con una lussuosa confezione gatefold all'interno della quale si può curiosare tra immagini inedite, note sfiziose e chicche varie.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sorprendente!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Stand By The Dream", "Trash It Baby", "Girls Like Vampires", "Yours Not Ours".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Ethz62-Eb04" width="320" youtube-src-id="Ethz62-Eb04"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sRKqBskmTfE" width="320" youtube-src-id="sRKqBskmTfE"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/bWCnugrk1hw" width="320" youtube-src-id="bWCnugrk1hw"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/Polvere-di-Pinguino-104549857855901/" target="_blank">POLVERE DI PINGUINO</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-53716921104224956822021-08-03T16:14:00.000+02:002021-08-03T16:14:45.007+02:00Elli De Mon: "Countin' The Blues" (Area Pirata, Cd 2021).<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-sGIIlYS3iLs/YQf9HyLqvjI/AAAAAAAACUk/AIbadgsMXe8nP8WyiEN03wP7q_OKwbEDwCLcBGAsYHQ/s700/a0511577249_16.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="700" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-sGIIlYS3iLs/YQf9HyLqvjI/AAAAAAAACUk/AIbadgsMXe8nP8WyiEN03wP7q_OKwbEDwCLcBGAsYHQ/w640-h640/a0511577249_16.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Elli De Mon è una fantastica sacerdotessa del Blues - affermazione al netto di qualsivoglia odiosa ridondanza, sia chiaro - che attraversa il 2021 con classe enorme. Lo fa cantando e suonando la Musica delle origini, ritoccandone il DNA senza modificare la struttura portante, reinterpretando la tradizione con il piglio fresco e - francamente - accattivante del proprio background garage punk.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">L'album "Countin' The Blues", il primo per la label Area Pirata, è solo l'ultimo tassello di un progetto più ampio che coinvolge anche l'omonimo libro pubblicato nel 2020 ("Countin' The Blues: Donne Indomite"), dove la cantante e polistrumentista veneta narra le vicissitudini delle regine del Blues nei primi decenni del '900. Dalle pagine preziose, tramandate alla memoria collettiva per sanarne l'amnesia dilagante in materia, scaturisce poi l'illuminazione geniale: omaggiare queste donne indomite, e splendide nella loro "resistenza" di tutti i giorni, con un tributo musicale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le canzoni citate nel libro (10 nella versione in vinile, 9 in quella su cd) vengono così estrapolate dalle righe scritte e sparate in una dimensione di bellezza parallela, in cui la "One Woman Band" è libera di ubriacarle a botte di chitarra lap steel, sitar, percussioni e tastiere. Tra goticismi e ortodossie, tra swamp e futuro di una volta.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Già dal primo ascolto scatta l'amore istantaneo per l'intero concept: l'ibridazione tra passato remoto e quello prossimo è riuscitissima - soprattutto equilibrata in virtù della spiccata sensibilità artistica di Elli - e "Countin' The Blues" corre magnifico e aggraziato come un purosangue riportato a migliori intenzioni dopo le innumerevoli sgambate nella valle della rimembranza. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Bessie, Lucille, Ma, Lottie e le altre ragazze non potrebbero andare più fiere di questo album, ci potete giurare. Una iridescente perla rara nel mare sonico sempre più adulterato da effimera bruttezza.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Downhearted Blues", "Shave 'Em Dry", "When The Levee Breaks", "Last Kind Words".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/OBvQUsZKyD4" width="320" youtube-src-id="OBvQUsZKyD4"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/ellidemon.onegirlband" target="_blank">Elli De Mon</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-54FvoayQetQ/YQlHYEoMa7I/AAAAAAAACUs/BJHR9M9j7VIYh718O4nRyCiqy6dvtNxowCLcBGAsYHQ/s940/giorno2_27_Elli-De-Mon.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="627" data-original-width="940" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-54FvoayQetQ/YQlHYEoMa7I/AAAAAAAACUs/BJHR9M9j7VIYh718O4nRyCiqy6dvtNxowCLcBGAsYHQ/w640-h426/giorno2_27_Elli-De-Mon.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-BJ_LK9eIyUs/YQlHjlRWtmI/AAAAAAAACUw/RDJrDgGctKYzeRVshobJbMILI_6wFqdSwCLcBGAsYHQ/s960/elli-de-mon-dlso.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-BJ_LK9eIyUs/YQlHjlRWtmI/AAAAAAAACUw/RDJrDgGctKYzeRVshobJbMILI_6wFqdSwCLcBGAsYHQ/w640-h640/elli-de-mon-dlso.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-18595627818683136452021-06-08T16:35:00.004+02:002023-01-04T17:26:27.363+01:00Angeli: "Voglio Di Più" (Area Pirata, Lp 2021).<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-MwQKKNVeMtw/YL4hZPmOPdI/AAAAAAAACS0/c1PaYAtbL8MIhlw9WwdWM2mh57UHMk8KgCLcBGAsYHQ/s1200/a4105790559_10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1192" data-original-width="1200" height="636" src="https://1.bp.blogspot.com/-MwQKKNVeMtw/YL4hZPmOPdI/AAAAAAAACS0/c1PaYAtbL8MIhlw9WwdWM2mh57UHMk8KgCLcBGAsYHQ/w640-h636/a4105790559_10.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Voglio Di Più" mancava all'appello su vinile da oltre due decenni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Uscì infatti a Gennaio 1999 per la Free Land Records il secondo album degli Angeli, e unicamente in compact disc. Giusto una manciata di mesi prima dello scioglimento definitivo della band, a conclusione di un tour italiano che riscosse parecchio successo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Registrato come l'esordio omonimo ai Black Box Studios in Francia, e sempre con la supervisione di Ian Burgess (Naked Raygun, Jawbox, Ministry), "Voglio Di Più" vede ricompattarsi il supergruppo torinese guidato da Roberto "Tax" Farano e Massimo Ferrusi (entrambi nei Negazione, poi Indigesti, Fluxus, MGZ, Persiana Jones), grazie all'ingresso in formazione del nuovo bassista Marco Conti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Inizia qua l'ultimo capitolo di una parabola breve ma incendiaria, all'insegna del verbo hardcore punk che tenta di sublimare in qualcos'altro: undici canzoni di rara intensità emotiva, in cui il mix tra impellenza sonica, rivendicazioni esistenziali, traiettorie melodiche, ricerca di nuovi territori espressivi, e testi (finalmente) in italiano risulta vincente sotto tutti i punti di vista.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ecco cos'è "Voglio Di Più", il perfetto equilibrio delle parti, dove la voce roca di Tax scivola magistralmente sulle poderose basi ritmiche di Massimo e Marco, senza farsi sorprendere dalle svisate irruenti della sua chitarra.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Area Pirata ci ripropone questa gradevole boccata d'aria anni '90 in una bella edizione preparata nei minimi particolari: cinquecento copie in vinile, di cui solo duecento nella variante rosso splatter, inguainate in una lussuosa copertina apribile e coupon per il download a corredo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Da riscoprire!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Voglio Di Più", "Niente Per Me", "Facce Sconosciute", "Con Le Mie Scuse", "Cazzi Miei".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://angeli.bandcamp.com/" target="_blank">ANGELI</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/--ia_biaTvLI/YL5-Ew3TsBI/AAAAAAAACS8/6EGh8QNOEmQjWEKRne2zs_BXiWBQQMpzACLcBGAsYHQ/s604/164363468_132671148859358_7197385759896496452_n.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="604" height="454" src="https://1.bp.blogspot.com/--ia_biaTvLI/YL5-Ew3TsBI/AAAAAAAACS8/6EGh8QNOEmQjWEKRne2zs_BXiWBQQMpzACLcBGAsYHQ/w640-h454/164363468_132671148859358_7197385759896496452_n.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-nahAmZF2Seo/YL5-E0faedI/AAAAAAAACTA/Jye3S5ggQJsyHGzUrKhRY_5yk-NVTqWPwCLcBGAsYHQ/s604/179117249_151962600263546_834726370077815668_n.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="387" data-original-width="604" height="410" src="https://1.bp.blogspot.com/-nahAmZF2Seo/YL5-E0faedI/AAAAAAAACTA/Jye3S5ggQJsyHGzUrKhRY_5yk-NVTqWPwCLcBGAsYHQ/w640-h410/179117249_151962600263546_834726370077815668_n.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-16875421594979016972021-05-22T08:51:00.000+02:002021-05-22T08:51:21.696+02:00The Notwist: "Vertigo Days" (Morr Music, Cd 2021).<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/--9mJiozlszw/YKaSNML-SLI/AAAAAAAACSI/FcJN-2QdCfkzi6BUWZWA86Cn0UecM3sDgCLcBGAsYHQ/s2048/VertigoDaysNotwist-scaled.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/--9mJiozlszw/YKaSNML-SLI/AAAAAAAACSI/FcJN-2QdCfkzi6BUWZWA86Cn0UecM3sDgCLcBGAsYHQ/w640-h640/VertigoDaysNotwist-scaled.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sette anni di attesa per avere il nuovo album dei Notwist tra le mani, o meglio, nelle orecchie.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Momenti pazzeschi in cui gli orizzonti musicali sono mutati a velocità supersoniche, destituendo re o battezzando nuovi idoli interinali in un battito di ciglia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La faccenda però non ha minimamente inficiato le potenzialita sonore della band bavarese - coinvolta in svariati progetti collaterali alla casa madre - che ancora una volta ci stordisce con il suo (ben) collaudato mix di bellezza, sperimentazione, groove e malinconia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">A più di trent'anni dall'esordio, e al nono lavoro di studio, la formazione guidata dai fratelli Acher è ancora in grado di emozionare con quattordici brani (un paio in realtà poco più che intermezzi) di grande intensità vocale e strumentale, episodi che sfumano l'uno nell'altro come i capitoli di un ideale concept album che chiacchiera di amore e vicissitudini collegate. I famigerati Giorni Della Vertigine per l'appunto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Della loro narrazione si occupa il cantante e chitarrista Markus Acher, la cui voce - vero e proprio trademark del gruppo - è qua sostenuta e accompagnata da una manciata di ospiti di rilievo: Saya (del pop duo nipponico Tenniscoats) nel duetto struggente di "Ship", Angel Bat Dawid e il suo clarinetto jazz al servizio della chiaroscurale e tribaleggiante "Into The Ice Age", il polistrumentista Ben LaMar Gay che scrive e canta in "Oh Sweet Fire", e infine la cantautrice Juana Molina che tratteggia la frenetica "Al Sur" per dancefloor iperuranici.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Vertigo Day" è l'ennesimo centro per gli artisti di Monaco di Baviera, il cui tiro sembra non aver minimamente risentito della lunga pausa ristoratrice - pandemia a parte - che si sono concessi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Indietronica (genere di cui possono rivendicare la paternità con fierezza) di grana finissima, ad alto tasso di struggimento imbevuto di soul (nella declinazione robotica che solo ai Notwist è permessa), e che oscilla in preda all'estasi tra il "Più Che Discreto" e il "Meraviglioso", almeno nel mio rating d'ascolto del tutto soggettivo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Di certo siamo al cospetto di uno degli album più profondi e sensuali di questa prima metà del 2021.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un punto fermo e rassicurante per i supporter di vecchia data, un compagno di viaggio intrigante e mai invadente per tutti gli altri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Da acquistare al volo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Into Love/Stars", "Exit Strategy To Myself", "Ship", "Into The Ice Age", "Night's Too Dark".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/uj2SPhGtL4c" width="320" youtube-src-id="uj2SPhGtL4c"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/NjdfZxc926E" width="320" youtube-src-id="NjdfZxc926E"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://notwist.com/" target="_blank">THE NOTWIST</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.morrmusic.com/" target="_blank">Morr Music</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><br /><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-62729741546575075232021-05-07T08:54:00.001+02:002021-05-07T08:54:41.741+02:00Views: "MOTHER TAPES Anthology 86/90" (Area Pirata 2xCD '21).<p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ro451HS1ejM/YIGh_15jE2I/AAAAAAAACQ0/x_bSRVjoyzsYV-EUZhZZWuEzjSpABX1mACLcBGAsYHQ/s1200/a0126220574_10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ro451HS1ejM/YIGh_15jE2I/AAAAAAAACQ0/x_bSRVjoyzsYV-EUZhZZWuEzjSpABX1mACLcBGAsYHQ/w640-h640/a0126220574_10.jpeg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Che magnifica band erano i Views.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Eppure negli anni '80 se ne contavano a decine (la quantità era l'ultimo dei problemi ai tempi) ammucchiate nelle sale prova fatiscenti di una qualsiasi città italiana. Ragazzi totalmente devoti alla Musica, al suo potere taumaturgico di affrancare dal grigiore della provincia, e determinati a puntare i gomiti per accaparrarsi una ribalta che pareva a portata di mano, senza però raggiungerla mai, se non in rarissimi casi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Così la maggior parte di esse accettava il proprio destino sedimentando nel limbo affollato dei local heroes o, nella migliore delle ipotesi, diventava oggetto di fascinazione e approfondimento per una risicata platea di nerd, grazie a chissà quale oscura recensione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">All'interno di questo panorama tanto frastagliato e caotico, quanto eccitante e illusorio, muoveva i primi passi la formazione guidata da Giovanni Ferrario (Scisma, PJ Harvey, Hugo Race, GuruBanana), artista a tutto tondo con la nomea di ottimo chitarrista e compositore visionario.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Immaginatevi allora Brescia in quegli anni, vera e propria periferia dell'Impero, e una ristretta cerchia di amici/musicisti innamorati di un mondo lontano e dei suoi rumori alieni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le atmosfere lisergiche dei Sixties e il disincanto dei Seventies, l'altalena distimica tra Beatles e Stones, l'euforia chitarristica del Paisley Underground, il CBGB, lo Shoegaze e il Post Punk d'Albione, i R.E.M. e gli Husker Du che sfregiano il mainstream, diventano a tutti gli effetti la rampa di lancio ideale per il manifesto estetico dei Views. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Manifesto che arriverà a piena maturazione - e successiva dissoluzione - alle porte del nuovo decennio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">I ruggenti anni '90.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> Quando le sonorità urgenti e abrasive del Grunge - e dell'intera panorama "alternative" - irromperanno brutalmente sulla scena monopolizzando radio e televisione e, di fatto, staccando la spina a tutto il resto seppur in via momentanea.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Di quella breve, ma intensa, parabola sopravvivono due pregiate testimonianze su vinile: l'irrequieto Mini Lp "Namby-Pamby", pubblicato dalla Tramite nel 1988, e "Mummycat The World n°2", via Crazy Mannequin del 1990, a tutti gli effetti l'unico lavoro sulla lunga distanza del combo bresciano.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Due gemme di rara bellezza e originalità criminalmente ignorate, allora come oggi, dai più (me compreso) e ormai fuori stampa da una vita.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Per fortuna ci ha messo la proverbiale pezza - tanto per cambiare - l'illustre Area Pirata di Pisa, sempre più addentro a queste preziose operazioni di recupero della memoria storica e divulgazione musicale, con "Mother Tapes: Anthology 1986/1990".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Una raccolta davvero superlativa e articolata in un doppio cd a tiratura limitata con ben ventotto tracce (alcune in odor di capolavoro) in scaletta, dove ai titoli sopraccitati viene implementato parecchio dello scibile sonico del pianeta Views: partecipazioni a compilation, demo, versioni live e altre registrazioni rare sepolte nei cassetti per decenni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ah, e c'è pure un bel booklet di sedici pagine con la bio, parecchie foto inedite, e la discografia completa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Resta il mistero incomprensibile - dopo gli ascolti a ripetizione degli ultimi giorni - di come una band così completa, versatile e tecnicamente matura, non abbia riscosso il successo meritato sfondando, perlomeno, a livello nazionale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Si fossero formati in qualche città virtuosa, magari inglese o americana, oggi con molta probabilità staremmo a chiacchierare di tutt'altra traiettoria, invece di ribadire (stancamente) quanto il luogo di "nascita" abbia rappresentato (spesso) una condanna per innumerevoli velleità artistiche, specialmente nell'Italia di quel periodo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Per fortuna l'essenza della loro musica - coniugare melodie cristalline e policromie strumentali (la cui summa ha coinciso, a mio avviso, con l'inserimento di Emanuela Esquilli in formazione) con una scioltezza a dir poco disarmante - non è andata smarrita definitivamente. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E sta proprio qua l'enorme portata di "Mother Tapes: Anthology 1986/1990": aver trascritto e condiviso un sogno in via d'estinzione, meritandosi a pieno titolo la nomination come miglior raccolta del 2021.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Imprescindibile!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ASCOLTA: "The Raining Man", "Everybody's Got Something To Hide Except Me And My Monkey", "She's Going Out", "Mirror", "Please Linda Talk", "Enough For You", "Help Yourself", "Fear".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://www.facebook.com/theviewsband" target="_blank">VIEWS</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/--134PUJstsU/YIGoSmARl2I/AAAAAAAACQ8/cStOHm4qQD0kJr0dzDGHlzwQT2B-U8Y5QCLcBGAsYHQ/s1200/0024289032_10.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/--134PUJstsU/YIGoSmARl2I/AAAAAAAACQ8/cStOHm4qQD0kJr0dzDGHlzwQT2B-U8Y5QCLcBGAsYHQ/w640-h480/0024289032_10.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-45470926015982397602021-04-06T17:46:00.000+02:002021-04-06T17:46:07.871+02:00TV Priest: "Uppers" (Sub Pop, Cd 2021).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RVcGkho8SaM/YFuol7Fk_NI/AAAAAAAACP4/pD9keSdA2SMPJuIJp7cGHOQgboooE3rOACLcBGAsYHQ/s960/tv-priest-uppers-album-art-3000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-RVcGkho8SaM/YFuol7Fk_NI/AAAAAAAACP4/pD9keSdA2SMPJuIJp7cGHOQgboooE3rOACLcBGAsYHQ/w640-h640/tv-priest-uppers-album-art-3000.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La storia sta così e la trovate ampiamente sviscerata un pò ovunque: quattro amici (più uno che poi finirà altrove) decidono di mettere a frutto la propria creatività in un periodo della vita - la giovinezza - florido di promesse e scevro di fallimenti annunciati, formano una band che si chiama Torches grazie alla quale si divertono, suonano in giro, bevono, rimorchiamo e si inebriano di futuro e ribellione. Com'è poi nella natura dell'età spensierata il tempo viaggia a velocità siderale così come gli affanni, i sogni, le fascinazioni e la quotidianità, dominati dall'inquietudine ormonale. La band si scioglie all'improvviso senza particolari sussulti, e ognuno di loro intraprende il percorso di esperienze che lo porterà inevitabilmente a perdersi di vista con il nucleo originario.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ma si sa, la musica - come l'amore - segue dinamiche a noi misteriose, avvalendosi di energie che spesso interagiscono col fine di ricreare l'armonia primigenia, ovvero - in soldoni - ricondurre gli stessi quattro amici al punto di partenza della storia, ma con il plus non indifferente della conquistata maturità.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Da qui a ritrovarsi in studio è un attimo, di quelli magici e - con ogni probabilità - irripetibili.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le rispettive ruggini si dissolvono nella memoria di automatismi rodati, l'entusiasmo è anfetamina a prezzo di costo, le canzoni convincono e l'attitudine suggella il tutto. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Alla fine l'idea di dare nuova linfa al vecchio gruppo, e immaginarselo sul palco, non pare più così bizzarra.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">C'è giusto il tempo di cambiare il nome in TV Priest e volare a Seattle per firmare il prestigioso - quanto epocale - contratto con la Sub Pop, prima di andare a divorarsi il mondo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">In agenda spicca il primo concerto di rodaggio in patria (per una platea di fan e amici ancora risicata nei numeri) ma che fatalmente siglerà la loro unica - e ultima - esibizione fino a data da destinarsi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Una legnata, il Covid, che cristallizza tutto e tutti ma non il quartetto londinese, capace di sublimare l'immane sfiga nell'opportunità della vita: utilizzare il tempo immobile per chiudere la pratica "Uppers" e dedicarsi in toto alla sua promozione virtuale, comodamente dal soggiorno di casa o quasi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Minima spesa, massima resa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il sogno si concretizza finalmente all'inizio di questo Febbraio quando la label licenzia l'album su scala planetaria, così che a due mesi di distanza dall'uscita possiamo valutarne meglio il punto di caduta, al di là del buzz giornalistico e copie promo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Uppers" non rappresenta solo il frutto della dedizione assoluta di Charlie Drinkwater & Co ai tempi della Pandemia, ma anche l'ultima produzione - in termini temporali - della "nuova" onda Post Punk che da qualche anno, ormai, sbraccia sul mercato discografico da entrambe le sponde dell'Atlantico: Idles, Shame, Fontaines D.C. (l'artwork del loro ultimo album è appunto opera di Charlie che nella vita fa l'art director) per il Regno Unito, Protomartyr e Bambara dalla parte statunitense.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le suggestioni dei quali vengono facili da rintracciare nelle dodici canzoni in scaletta, dove "nuovo" e "meno nuovo" (Fall, Editors, Gang Of Four, Bloc Party, Joy Division) convivono amabilmente, creando un ecosistema sonoro al tempo stesso sostenibile e dissonante, come il genere suggerisce.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il che se dal punto di vista stilistico dimostra coerenza e pragmatismo, da quello del mero ascolto musicale non aggiunge nulla - o quasi - a ciò che già conosciamo e apprezziamo del filone in chiaroscuro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La voce carismatica di Charlie, posseduta a sprazzi dallo spirito declamatorio di Mark E. Smith, è l'architrave attorno a cui ruota tutto il resto: la sessione ritmica serrata e marziale - con punteggiatura motorik - di Nic Bueth (basso e synth) ed Ed Kelland (batteria), i fraseggi al vetriolo di Alex Sprogis (chitarra) e, soprattutto, le liriche tese e affilate che il frontman plasma per annichilire l'establishment e scandagliare il vissuto personale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Saintless", posta in chiusura di sessione, configura con nettezza la summa espressiva dei TV Priest, sintetizzandone allo stato dell'arte la personalità multisfaccettata.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La lunga e sofferta cavalcata intimista, giostrata su un crescendo sonico di rara intensità, vale infatti da sola l'acquisto dell'intero album, oltre a essere la mia traccia preferita, imponendosi di misura su una manciata di altre quasi altrettanto magiche.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Nonostante l'hype revivalistico, e il "già sentito" ampiamente metabolizzato da noi fruitori scafati, "Uppers" si merita come minimo il "piazzamento" sul podio tra le ultime produzioni della (cosiddetta) bolla post post-punk, grazie al buon equilibrio delle sue proporzioni: è solido, profondo, organico, ordinato, convincente, sincero.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ora attendiamoli dal vivo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Buon ascolto! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "The Big Curve", "Journal Of A Plague Year", "Slideshow", "This Island", "Saintless".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/XMT9f_apQU4" width="320" youtube-src-id="XMT9f_apQU4"></iframe></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/MfDKkD592S0" width="320" youtube-src-id="MfDKkD592S0"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.tvpriest.com/" target="_blank">TV Priest</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">Sub Pop</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FmbgQ5x2DFI/YFupBibnVxI/AAAAAAAACQA/LOpbcpmcuD0YHZ_yUYCx81rtaYC3buiDwCLcBGAsYHQ/s960/tvpriest-2020-promo-09-dankendall-2235x1500-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="960" height="430" src="https://1.bp.blogspot.com/-FmbgQ5x2DFI/YFupBibnVxI/AAAAAAAACQA/LOpbcpmcuD0YHZ_yUYCx81rtaYC3buiDwCLcBGAsYHQ/w640-h430/tvpriest-2020-promo-09-dankendall-2235x1500-300.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-4WRi-fDUXdA/YFupEDt09NI/AAAAAAAACQE/uaO4CGtdgWMB18a0KTT8FDMQNsCEch2RgCLcBGAsYHQ/s960/tvpriest-2020-promo-10-dankendall-2225x1500-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="647" data-original-width="960" height="432" src="https://1.bp.blogspot.com/-4WRi-fDUXdA/YFupEDt09NI/AAAAAAAACQE/uaO4CGtdgWMB18a0KTT8FDMQNsCEch2RgCLcBGAsYHQ/w640-h432/tvpriest-2020-promo-10-dankendall-2225x1500-300.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div> <p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-78454745145939475532021-03-03T14:26:00.001+01:002021-03-03T14:26:55.327+01:00A FISTFUL OF AREA PIRATA 2021.<p style="text-align: center;"> Inizia col botto il 2021 per la famigerata label toscana <a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a> che a Febbraio lancia sul mercato due album seminali, rigorosamente su vinile, in edizione limitata deluxe di 300 copie ognuno.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-foyYf3FgjIM/YC59C7bXvxI/AAAAAAAACOw/JU7Tiog5XSwUxAohe2GpwyntDvJQvAPSQCLcBGAsYHQ/s1200/a1782295055_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-foyYf3FgjIM/YC59C7bXvxI/AAAAAAAACOw/JU7Tiog5XSwUxAohe2GpwyntDvJQvAPSQCLcBGAsYHQ/w640-h640/a1782295055_10.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La prima uscita riporta nella disponibilità di fan vecchi e nuovi "Shaking Street", il secondo album dei Sick Rose, uscito originariamente nel 1989 e noto per la sua cronica irreperibilità.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Fu l'album della "consapevolezza" per la leggendaria garage band di Torino, già in fortissima ascesa nel panorama italiano e internazionale dopo "Faces" con cui debuttarono nel 1986, che qui rimodulò il proprio suono indirizzandolo verso territori rock più stradaioli e muscolari rispetto agli esordi, allora intrisi di sacro furore sixties punk dal sapore adolescenziale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il titolo è un (ovvio) tributo ideale agli MC5 periodo Back In The Usa - in scaletta trovate ben due versioni della loro "Shaking Street" - e all'immaginario detroitiano che dilagò un pò dappertutto dalla metà dei '70 in poi, ma anche (e soprattutto) manifesto di affrancamento stilistico prima immaginato e poi trascritto on the road. Tra furgoni scalcinati, concerti selvaggi, notti insonni e percorsi esistenziali non sempre indolori.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Trentadue anni dopo eccoci qua.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Con la splendida ristampa gatefold laminata in mano e una tracklist che si arricchisce di due bonus track - passando così dalle originali dieci tracce alle attuali dodici (tra episodi autografi e cover) - da cui trasuda ancora irruente e primordiale tutta l'energia della band, cavalcata a pelo dalla voce ispida e nevrotica di Luca Re.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Shaking Street" è stata, e si conferma a tutt'oggi, una delle pagine musicali più belle e genuine della cultura underground tricolore - oserei dire - di sempre.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Uno sguardo tanto suggestivo quanto inebriante sugli "altri" anni '80.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Quelli che ambivano a smarcarsi dal fosco retaggio della storia recente ridisegnando l'altrove e invocandolo per nome senza paura: Futuro! </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "Little Girlie Girl", "A Kiss Is Not Enough", "Little Sister". </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.thesickrose.com/" target="_blank">The Sick Rose</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-PELZWBEsXro/YC59c4wCsII/AAAAAAAACO4/DbvQAvk4o9Ae4WS2jNpuSYQunQPDtDsoACLcBGAsYHQ/s1200/a2885447581_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-PELZWBEsXro/YC59c4wCsII/AAAAAAAACO4/DbvQAvk4o9Ae4WS2jNpuSYQunQPDtDsoACLcBGAsYHQ/w640-h640/a2885447581_10.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La seconda uscita invece ci catapulta di peso nella New York tossica e violenta dei primi anni '80.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Quando i rottami del punk venivano fagocitati dalle avanguardie hardcore e il CBGB era in verticale sulla rampa di lancio della mitologia spiccia.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Nel mentre, negli antri oscuri delle sale da concerto, si aggiravano pierrot assassini con le facce d'angelo, ubriachi di 1966 e Charles Manson, fuzz fluorescenti e mani guantate di nero.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">In questo caso erano 5 i reflui di suburbia, figli bastardi della Grande Mela con l'istinto killer per la musica dimenticata, l'unico caos che frequentavano davvero. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Erano gli anni in cui i dropouts riscoprivano l'altra faccia della Summer Of Love.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Quella sanguigna e strafottente delle college band, dei miti mai diventati tali per i giornaletti dei parrucchieri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Si chiamavano Outta Place e senza saperlo contribuirono a innescare la miccia (insieme a Fuzztones, Chesterfield Kings, Unclaimed e pochi altri) del cosiddetto Garage Punk Revival.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il primo. Il più devastante.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Una febbre globale destinata a inebriare non solo quel decennio complicato e schizofrenico, ma a rovesciare i propri effluvi anche sui successivi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Prehistoric Recordings" è, in soldoni, il precipitato emotivo di tutto ciò e molto di più.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Per esempio i dieci brani grezzi e sguaiati dell'infame demotape che Mike Chandler e soci incisero nel 1983 - da cui J. D. Martignon estrasse i sette che traghettò alla Midnight Records per trasformarli nel Mini "We're Outta Place" - e soprattutto, questa sì è la chicca della release, i quattro brani registrati dal vivo al The Dive nel Marzo del 1984 aggiunti alla tracklist originale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Chiudono definitivamente la partita la copertina super psych disegnata da Bastian Troger e le note a corredo di Lenny Helsing, dissipando così ogni residua titubanza sull'acquisto dell'album.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Registrazioni in mono che faranno sbavare vecchi fan e completisti ma che, ci auguriamo, aprano squarci nel cuore di qualche giovane teppista delle nuove generazioni.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: "What 'Cha' Talking, "We're Outta Place".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://areapiratarec.bandcamp.com/album/prehistoric-recordings" target="_blank">The Outta Place</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-46829357054006034442021-02-08T00:28:00.001+01:002021-02-08T00:28:37.269+01:00Kiwi Jr.: "Cooler Returns" (Sub Pop, Cd 2021).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-3h5lTNJDrVk/YBLb5sOd-vI/AAAAAAAACN4/l9vGaNqHdDgu-u8LFNOb92dnnxfyHLoygCLcBGAsYHQ/s2048/kiwijr-coolerreturns-cover-3000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-3h5lTNJDrVk/YBLb5sOd-vI/AAAAAAAACN4/l9vGaNqHdDgu-u8LFNOb92dnnxfyHLoygCLcBGAsYHQ/w640-h640/kiwijr-coolerreturns-cover-3000.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ho già detto che la Sub Pop non sbaglia un colpo da tempo immemore?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E con l'acquisizione nel proprio roster dei Kiwi Jr. la label di Seattle conferma la linea virtuosa del suo scouting, sempre più indirizzato a percorrere coordinate musicali ad ampio spettro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Con "Cooler Returns" - secondo album ma a tutti gli effetti vero e proprio esordio "da grandi" - il quartetto canadese sbanca a ogni livello, mettendo a fuoco il paradigma espressivo già utilizzato nel precedente "Football Money": liriche grottesche dai sottintesi ironici e ficcanti, atmosfere disimpegnate e festaiole, jangle chitarroso a suggellare canzoncine dal respiro "pop". Il tutto sublimato dall'attitudine di chi sul palco - a breve, si spera, torneranno i concerti - spruzzerà sangue e sudore pur di far innamorare perdutamente il pubblico, abbeverandosi con avidità alla fonte del miglior college rock di sempre.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">I Kiwi Jr. se la giocano (quasi) alla pari con i Rolling Blackouts Coastal Fever, seppur meno lineari a livello compositivo, ma l'immaginario è proprio quello lì. Sempre alla ricerca sfrenata della melodia perfetta, del ritornello che ti fa piangere dall'emozione e, soprattutto, della credibilità che li consacri eredi naturali della tradizione "indipendente" americana.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Freschezza e coolness non difettano di certo al quartetto dell'Ontario.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le tredici canzoni di "Cooler Returns" incorniciano alla perfezione le tappe di un percorso costellato di meraviglia e dejà vu, dove i conflitti sono stemperati a colpi di birre e risate e le svisate malinconiche vengono richiamate all'ordine prima di far danni, ribadendo ancora una volta - ma è necessario? - quanto possa essere totalizzante (e soddisfacente) la dedizione nei confronti di talune sonorità.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">In poco più di 36 minuti la band di Toronto, guidata dalla voce di Jeremy Gaudet, dà fondo a tutta la creatività disponibile. Mixando elettrico e acustico, power pop e sensibilità, iniettando qua e là parti di armonica e piano, percussioni e organo, con Pavement e Modern Lovers infilzati nel cuore. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un cuore grande e generoso, con spazio a sufficienza per accogliere anche altri invitati al party, ingresso libero consumazione obbligatoria: Kinks, Monochrome Set, Barracudas, Wipers, R.E.M, Strokes, Feelies, Replacements, Weezer, Parquet Courts, Replacements i primi che rispondono all'appello.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Cooler Returns" è il compendio ideale per tuffarsi a piedi pari nella marea sonica che monta, meglio se in una torrida giornata estiva, mollando infradito e passato prossimo sulla battigia con un ghigno beffardo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Jeremy, Brohan, Mike e Brian (già negli Alvvays) hanno scritto uno degli album più empatici, coinvolgenti e solari di questo inizio 2021 - merito della sinergia cesellata in studio con Graham Walsh (Metz, Bully) - consegnando di fatto la pandemia all'oblio che merita.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ASCOLTA: "Undecided Voters", "Highlights Of 100", "Cooler Returns", "Omaha", "Waiting In Line".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ckKEtPdzjkM" width="320" youtube-src-id="ckKEtPdzjkM"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jpQX2DhtE-0" width="320" youtube-src-id="jpQX2DhtE-0"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.kiwijr.com/" target="_blank">KIWI JR</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">SUB POP</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-B3dUn10P-ec/YBLcFFMGI2I/AAAAAAAACN8/6QUSlA3VQqo5K4cweXRgaiQMmvuSlmwRgCLcBGAsYHQ/s2048/kiwijr-2020-promo-02-warrencalbeck-2100x1575-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-B3dUn10P-ec/YBLcFFMGI2I/AAAAAAAACN8/6QUSlA3VQqo5K4cweXRgaiQMmvuSlmwRgCLcBGAsYHQ/w640-h480/kiwijr-2020-promo-02-warrencalbeck-2100x1575-300.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">(Foto: Warren Calbeck)</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-28871830551250957462021-01-26T09:58:00.001+01:002021-01-26T09:58:48.678+01:00Tony Borlotti E I Suoi Flauers: "Belinda Contro I Mangiadischi Deluxe!" (Area Pirata, Cd 2020).<p></p><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-EJtuad8kz_A/YAsHCB-7mII/AAAAAAAACNc/a5CeCzhBYRszRNu2CzfSeMTpWhKfX-4oACLcBGAsYHQ/s1200/a2033605313_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-EJtuad8kz_A/YAsHCB-7mII/AAAAAAAACNc/a5CeCzhBYRszRNu2CzfSeMTpWhKfX-4oACLcBGAsYHQ/w640-h640/a2033605313_10.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Venticinque anni (+1) e splendere ancora dei raggi magnifici della postadolescenza non è da tutti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ma Tony Borlotti E I Suoi Flauers non sono meteore, nè tantomeno parvenus del rock alternativo italiano, ma pura leggenda - letteralmente - della scena Neobeat Psichedelica italiana.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Una di quelle eccellenze autoctone degne di essere esportate nel mondo, alla stregua delle giacche di Armani o di una Ferrari rosso fiammante.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Motivi più che sufficienti perchè Area Pirata scegliesse di ristampare a Dicembre, come presente per l'illustre anniversario dell'esordio, l'ultimo album della band di Salerno ("Belinda Contro I Mangiadischi" pubblicato originariamente nel 2019) in una lussuosa versione cd digipack e con il titolo leggermente rimaneggiato: "Belinda Contro I Mangiadischi Deluxe!", dove alla tracklist originale sono state aggiunte due tracce dall'Ep "Battuti E Beati" ("Superdonna", "Battuti E Beati") e un paio di succosi inediti scaturiti nel lockdown, poi fissati in studio durante l'illusoria euforia della scorsa estate ("Soli Nella Città", "Falso Giovane").</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le coordinate musicali sono - ovviamente - le medesime, ultimo step di un manifesto artistico dalla coerenza impressionante.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Le diciassette tracce brillano come stelle di un firmamento parallelo e suggestivo, zeppo di capelloni, colori saturi, fuzzismi e Farfisa che volteggiano come francobolli lisergici nel vento radioattivo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Tutto molto ye-yè, come da manuale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Belinda" si riconferma la splendida Polaroid di un'epoca aurea che Tony Borlotti canta con assoluta - e viziosa - dimestichezza, mentre i suoi Flauers strumentalmente sono devastanti.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E allora buon compleanno kids, altre 100 di queste canzoncine letali, e grazie per averci regalato qualche minuto di vero spasso nel buio totale..</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ASCOLTA: "Polaroid", "Sono Nei Guai", "Noi Siamo Qui", "Programma Beat".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/9LVNsu0MIeI" width="320" youtube-src-id="9LVNsu0MIeI"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/tony.flauers" target="_blank">Tony Borlotti E I Suoi Flauers</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-tT2OPut9mTw/YAsMGoR0teI/AAAAAAAACNo/sNUp9eHzY4k9FDJHpbzX9LmIdkj2yPKvwCLcBGAsYHQ/s2048/119993358_2788444568106130_1209550342626680000_o.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-tT2OPut9mTw/YAsMGoR0teI/AAAAAAAACNo/sNUp9eHzY4k9FDJHpbzX9LmIdkj2yPKvwCLcBGAsYHQ/w640-h426/119993358_2788444568106130_1209550342626680000_o.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><br /><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-59965075526774633912020-12-28T18:17:00.000+01:002020-12-28T18:17:07.354+01:00METZ: "Atlas Vending" (Sub Pop, Cd 2020).<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-FkVe2QpXQYE/X-RfzgIs9sI/AAAAAAAACMY/t9s9agDEe3ECS6Nz_wxdMNyy783UoDyWACLcBGAsYHQ/s2048/metz-atlasvending-cover-3750.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-FkVe2QpXQYE/X-RfzgIs9sI/AAAAAAAACMY/t9s9agDEe3ECS6Nz_wxdMNyy783UoDyWACLcBGAsYHQ/w640-h640/metz-atlasvending-cover-3750.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">C'è un che di catartico che scaturisce dall'ascolto di "Atlas Vendor".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un pugno in faccia con il potere, non indifferente, di disinfettare le sinapsi e attivare simultaneamente i lobi cerebrali.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il quarto album del power trio canadese - originario di Ottawa e oggi in pianta stabile a Toronto - conferma infatti il suono spigoloso, ossessivo, claustrofobico dei lavori precedenti, ma lascia anche intravedere - per la prima volta nel cursus honorum dei Metz - un tentativo strutturale di melodia e accessibilità delle composizioni. Detto così, per chi conosce i loro trascorsi sonici, può anche far sorridere la cosa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La (presunta) patente di "maturità" che viene affibbiata ogniqualvolta gli artisti evolvono, smettendo di punto in bianco i panni di "giovani" caotici e impertinenti per diventare "adulti". Come se occorresse scusarsi pubblicamente mentre l'estetica musicale muta in maniera via via più ordinata, potabile e articolata.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">I fan si considerino avvisati. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sono queste le dinamiche primordiali che attraversano le 10 canzoni del combo - vera e propria escalation concettuale tra nascita e morte, amore e alienazione, redenzione e psicosi da social media, tensioni sociali e autoconservazione - legate indissolubilmente in un perimetro predefinito, ora di ampio respiro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Dove l'ordito degli strumenti si esalta in progressione per tutti i (quasi) 40 minuti di durata dell'album.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">La chitarra lancinante di Alex Edkins diventa un tutt'uno con le liriche impastate di nichilismo e impellenza, la batteria di Hayden Menzies pulsa metronomica e marziale, il basso di Chris Slorach è tellurico e funzionale alla sezione ritmica con riempimenti e latenze improvvisi, conferendo ad "Atlas Vendor" quadratura ed essenzialità preziose a farne l'opera miliare dell'intera discografia. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Un occhio al presente, uno al passato.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">I fraseggi angolari, gli orizzonti mercuriali, la furia postcore e le volute noise quelli restano - eccome se restano - ma l'equilibrata co-produzione di Ben Greenberg, e il lavorio in studio di Seth Manchester, ci restituiscono la fotografia di una gruppo mai così dinamico e intenso, consapevole dei propri mezzi e artisticamente rivolto a nuovi sviluppi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E' il 9 Ottobre 2020 quando i Metz e la Sub Pop - a 8 anni precisi dal loro esordio discografico - buttano sul mercato la miglior colonna sonora possibile per l'annus horribilis che stiamo vivendo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Coincidenza?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Crocevia?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Destino?</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Certo è che i loro riferimenti musicali, seppur destrutturati e diluiti nel minutaggio, affiorano ripetutamente nella loro riconoscibilità sanguigna: Jesus Lizard, Shellac, Sonic Youth, Dischord, Amphetamine Reptile e - come no - Nirvana.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Motivi di vanto che con tenacia si sostituiscono ai mormorii, una sfida decisa agli appunti velenosi che li hanno accompagnati per tutta, o quasi, la loro carriera.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Atlas Vendor" è dunque una porta che si apre su orizzonti lontani, il sapore dell'orgoglio e dell'identità espressiva ormai stabilizzata in tutte le sue componenti, uno specchio esploso che rimanda l'immagine caleidoscopica di un trio coeso ma polimorfo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">L'apparenza di questo enorme lavoro non deve essere però fraintesa: non c'è nulla di consolatorio o che odori un minimo di pacificazione qua, non c'è alcuna velleità "pop" o lieto fine. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Al di là del nuovo ordine "melodico", infatti, è la costante tensione psicologica a sublimare ascolto dopo ascolto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Nonostante due capolavori come "No Ceiling" e "A Boat To Drown In" ambiscano a riportarci a galla: il primo un essenziale e fulmineo dejà vu, il secondo un'inaspettata cavalcata (quasi 8 minuti) dove "Daydream Nation" e lo Shoegaze copulano con reciproca soddisfazione sui titoli di coda.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ASCOLTA: "Pulse", "Hail Taxi", "Framed By The Comet's Tail".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/rTi4fwmgqtY" width="320" youtube-src-id="rTi4fwmgqtY"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/uaM6pwskDh0" width="320" youtube-src-id="uaM6pwskDh0"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.metzztem.com/" target="_blank">METZ</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">SUB POP</a><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-NR3INYNn5d0/X-RgN2TIfqI/AAAAAAAACMg/UkCvWMGSRRk3GHM7fNC40bFB6SEoQSEUgCLcBGAsYHQ/s2048/metz-2020-promo-01-normanwong-2100x1575-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-NR3INYNn5d0/X-RgN2TIfqI/AAAAAAAACMg/UkCvWMGSRRk3GHM7fNC40bFB6SEoQSEUgCLcBGAsYHQ/w640-h480/metz-2020-promo-01-normanwong-2100x1575-300.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-Y7cggR_G9xA/X-RgN2K5WcI/AAAAAAAACMk/UAUAzksDlXUwwiQZobunIxAX71hQu7hcwCLcBGAsYHQ/s2048/metz-2020-promo-13-normanwong-2100x1575-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y7cggR_G9xA/X-RgN2K5WcI/AAAAAAAACMk/UAUAzksDlXUwwiQZobunIxAX71hQu7hcwCLcBGAsYHQ/w640-h480/metz-2020-promo-13-normanwong-2100x1575-300.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-47902541286856048742020-11-21T15:12:00.002+01:002020-11-26T10:13:32.433+01:00Loma: "Don't Shy Away" (Sub Pop, Cd 2020)<p style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-UimwTnKi-2Q/X7FJaUN1-0I/AAAAAAAACLM/QG8v6eARIhQY876c2Ynx2uzpVB4_uhAygCLcBGAsYHQ/s960/loma-dontshyaway-2400px.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-UimwTnKi-2Q/X7FJaUN1-0I/AAAAAAAACLM/QG8v6eARIhQY876c2Ynx2uzpVB4_uhAygCLcBGAsYHQ/w640-h640/loma-dontshyaway-2400px.jpg" width="640" /></a></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ci sono album che nascono e crescono all'ascolto in una dimensione tutta loro.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Fuori da qualsiasi coordinata spazio temporale.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Intrisi da attimi di magia che li trasportano in un universo psichedelico, nel vero senso della parola, dove tutto cristallizza e ha la perfezione geometrica che la natura concede alle sue opere d'arte.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Don't Shy Away" - secondo lavoro del trio texano su Sub Pop - rientra a pieno titolo in una delle mie categorie preferite, i "Dischi Della Domenica", che racchiude gemme multicolori dalla provenienza più che eterogenea ma con un denominatore comune: essere la perfetta colonna sonora - per musicalità, immaginario emotivo, velocità rarefatte - di una qualsiasi domenica mattina, ovvero La Giornata per antonomasia, in quel lasso di tempo impagabile tra la colazione con gli occhi pesti e la liturgia del pranzo. Un globulo musicale pacato e sensuale, totalmente autosufficiente dentro la marea caotica e dispersiva della geografia circostante fatta di vasche sul corso e campane a festa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Indifferente al caldo estivo o alla bruma autunnale, posizionato in un luogo confortevole più vicino al cuore che alla testa.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Emily Cross, Dan Duszynski, Jonathan Meiburg (leader degli Shearwater) - destinati ad altre traiettorie individuali dopo il primo album e lo sfiancante tour a corollario - interpellando una pletora di amici musicisti e sulla scia dell'endorsement poderoso di Brian Eno - certo, proprio QUEL Brian Eno che produce e arrangia "a distanza" la chiusa dell'album "Homing" con la cifra minimalista e synthetica che lo caratterizza - decidono di ritrovarsi ancora una volta in studio e figliano, grazie al consolidato rito collettivo di scrittura e composizione, undici nuove canzoni traboccanti di entusiasmo vitale, ispirazione, eleganza, introspezione e afflato esoterico. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Tracce che decantano su pregiati quanto asciutti tappeti strumentali, abbacinati dai vocalismi rarefatti di Emily, posseduta in parti uguali da Beth Gibbons, Liz Fraser, Goldfrapp e Lisa Gerrard.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Don't Shy Away" si manifesta, nel suo incedere flemmatico e talvolta altero, come possibile variabile sciamanica dell'Indie Rock targato Sub Pop, grazie alle eteree orchestrazioni di fiati e synth che pavimentano la via verso una nuova configurazione mistica della quotidianità. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">E, comunque lo si guardi e lo si ascolti, è un bel malloppo per questi mesi disagiati dove riscoprire/riscoprirsi diventa un imperativo per molti, al netto del principio di libero arbitrio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Quindi ben venga questa sensuale compagnia sonica qualora si sposi con una tazza di caffè nero e orizzonti pieni di sogni, perchè altrimenti sarebbe tutto davvero troppo complicato.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: Half Silences, Given A Sign, Blue Rainbow, Homing.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/oq5X2G5qKQI" width="320" youtube-src-id="oq5X2G5qKQI"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/LRwCfbCcQPw" width="320" youtube-src-id="LRwCfbCcQPw"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://lomatheband.com/" target="_blank">LOMA</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">SUB POP</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-WP4yKQjWR1Q/X7FJkDem4eI/AAAAAAAACLQ/jjZSFdycE2sfZRgEq-KIjqk1GUmOUNRVwCLcBGAsYHQ/s960/loma-2020-promo-02-bryancparker-226501500-300.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-WP4yKQjWR1Q/X7FJkDem4eI/AAAAAAAACLQ/jjZSFdycE2sfZRgEq-KIjqk1GUmOUNRVwCLcBGAsYHQ/w640-h426/loma-2020-promo-02-bryancparker-226501500-300.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-72526047252856611792020-11-09T09:52:00.003+01:002020-11-09T09:54:02.955+01:00The Ghiblis: "Domino" (Area Pirata, CD ltd. ed. 2020)<p style="text-align: center;"></p><div style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-bHnOm10wqQM/X6gHNfnLG2I/AAAAAAAACKo/_6VbE3BlHB85jwP5PnBTcaYXsd1naqW4wCLcBGAsYHQ/s1200/a3192387164_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-bHnOm10wqQM/X6gHNfnLG2I/AAAAAAAACKo/_6VbE3BlHB85jwP5PnBTcaYXsd1naqW4wCLcBGAsYHQ/w640-h640/a3192387164_10.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Piacenza non è nuova a queste sortite con armi non convenzionali, in fuga da garage diroccati e spiagge radioattive che abbracciano il Po arrossato dai tramonti autunnali manco fosse l'Oceano Pacifico.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Piacenza Beach è un luogo ideale che fonde spirito ribelle e musica esotica, dove strani figuri si muovono sfruttando le ombre di palme plastificate in cerca di onde soniche da cavalcare senza limiti, come se il Domani ci aspettasse al varco con rodei meccanici e falò a perdita d'occhio.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Tra questi dropouts si muove anche un quartetto spregiudicato - quanto epicureo nel godere dei propri misfatti - che esordisce sulla lunga distanza (dopo un ep e un singolo) con l'ottimo "Domino": loro sono The Ghiblis sorta di centrifugato testosteronico e hard boiled di Hermits e Diabolico Coupè, figli della stessa terra e destinati - per linea di sangue - a confermarne l'aura leggendaria.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Undici sono le tracce dell'album, tutte strumentali (e originali tranne "Yesega Wat") e spalmate in poco più di mezzora, che pompano gioia e cazzeggio analogici in questa quotidianità sciagurata dove "Paranoia E Disperazione Sono la Mia Colazione".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Surf Music, Exotica, Lounge, Rock And Roll, Etno Jazz e arzigogoli Poliziotteschi vengono sparati con il riverbero ad alzo zero sulla depressione pandemica, un'allucinazione caleidoscopica che travolge a botte di sax e zigulì lisercici la maledetta nebbia padana, inneggiando però a ben altre latitudini geografiche.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Il Sig. Piero, Nick, Dandy e Zilion sono (ex?) juvenile delinquents da affidare alle patrie galere nella migliore delle ipotesi - o sono, forse, solo anime perdute sulla via della redenzione? Vallo a capire - ma al posto delle solite arance, sosteneteli acquistando uno dei 300 cd gentilmente prodotti dagli adorabili rockers di Area Pirata.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Allora su le mani per The Ghiblis, l'unico vero antivirus con deliziosi effetti collaterali!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta: La Danza, Morpheus, Slow Grind, Landing Place, Yesega Wat.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/GLbE79RgQTg" width="320" youtube-src-id="GLbE79RgQTg"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/theghiblis/?ref=page_internal" target="_blank">The Ghiblis</a><br /></div><p style="text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/index.php" target="_blank">Area Pirata</a><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-GWOKLHTbJ3A/X6kBVkw_8eI/AAAAAAAACK0/sgTD5dBlOhEAX7pbUG121Sght4EXPkQfACLcBGAsYHQ/s1050/41681734_1132126936941277_758826751613730816_o.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="1050" height="386" src="https://1.bp.blogspot.com/-GWOKLHTbJ3A/X6kBVkw_8eI/AAAAAAAACK0/sgTD5dBlOhEAX7pbUG121Sght4EXPkQfACLcBGAsYHQ/w640-h386/41681734_1132126936941277_758826751613730816_o.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p style="text-align: center;">Davide Monteverdi.</p><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-45671166908451156292020-08-31T16:48:00.001+02:002020-08-31T16:48:11.398+02:00Maximilian D.: S/T (Mania Records/Fast Lap, Cd 2019).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-ltA5OVYS844/Xz6fh9MBb8I/AAAAAAAACI4/POe-eregHDMoyM_aZ_sXA6e-aj_GDdsfACLcBGAsYHQ/s400/Maximilian-D-400x400.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-ltA5OVYS844/Xz6fh9MBb8I/AAAAAAAACI4/POe-eregHDMoyM_aZ_sXA6e-aj_GDdsfACLcBGAsYHQ/w640-h640/Maximilian-D-400x400.png" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Se siete in cerca di musica ruspante e immaginifica siete inciampati nel disco giusto.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Parla del Sud del Mondo - ovunque esso si trovi come luogo ideale dell'anima più istintiva - con quel dialetto lì che congiunge come un orlo di pizzo l'Africa alla Calabria passando per il Delta del Mississippi e i bajou della Louisiana irrorati di spezie cajun e musica del diavolo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Maximilian D aka Massimiliano Muoio smette i panni di (ex) leader dei N.I.A. Punx e si autoproduce, con il sempre illuminato ausilio di Area Pirata, l'omonimo album che sembra strappato dai sogni umidi di Johnny Cash, Jeffrey Lee Pierce, Calexico e Tom Waits. E soprattutto - cosa non da poco - è al 100% made in Cosenza: dalla backing band (che conta alcuni membri dei Kartoons tra gli altri), agli studi di registrazione, dalla nduja alla label Mania Records che rilascia questo gioiellino di rock rurale ruvido e dannato che guarda alla scena Tex Mex con velleità ancora in via di sublimazione.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Bastano solo un paio di cover sghembe ("Got My Mojo Working", "Blues In My Heart") e 9 tracce originali (intro e outro di "Tijuana" compresi) per veder balenare pistole irrequiete e orizzonti di frontiera, braci di falò improvvisati che irridono la vastità del deserto notturno.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Maximilian D" si presenta senza fronzoli esattamente per come è: una raccolta cruda e gustosa, i cui suoni ancestrali conflagrano come ruscelli di montagna che ambiscono alla quiete della valle piana. Un rimedio buono per sanare le cicatrici di un cuore indomito da vero rocker.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Per certo siamo al cospetto di un puro atto di amore che plana su latitudini e longitudini lontane come fossero a portata di galoppo, con il potere - oggi non comune - di condividere fotogrammi emozionali in un drive-in di cui nessuno - o quasi - ricorda l'indirizzo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Al netto di qualche lieve e genuina sbavatura ecco qua il miglior Rock desertico italiano da mò.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-KWuNsv8D9lc/X0VcI0-6upI/AAAAAAAACJM/Gd-3CXCosFwzvy7kplxC_pBD09LQnWk5QCLcBGAsYHQ/s635/old-street-1-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="635" src="https://1.bp.blogspot.com/-KWuNsv8D9lc/X0VcI0-6upI/AAAAAAAACJM/Gd-3CXCosFwzvy7kplxC_pBD09LQnWk5QCLcBGAsYHQ/s0/old-street-1-2.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/MaximilianD3/" target="_blank">Maximilian D.</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">ASCOLTA <a href="https://imusiciandigital.lnk.to/9zMgj?fbclid=IwAR2E8TeeFKhT_WGh5p8WN8RFhGItZpPDmFBrbQRIoEVdWIwY_nzEiCt0wT4" target="_blank">QUI</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Consigliate: "Beyond The Valley Of The Dolls", "Rattlesnakes", "The Place Where My Friends Have Gone", "Tijuana".</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-40282443416557222372020-08-17T16:44:00.005+02:002020-08-18T18:35:40.343+02:00VV.AA: " Rock These Ancient Ruins, Mama Roma's Kids" (Area Pirata/Surfin' Ki, Lp 2020).<p></p><div style="text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-2W3dDtSW8RM/XzP70nTyCvI/AAAAAAAACIQ/UuI6Rjppdl4uE6_-XbyjlCeS8CjcdUUkQCLcBGAsYHQ/s600/a0457468532_10.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="600" src="https://1.bp.blogspot.com/-2W3dDtSW8RM/XzP70nTyCvI/AAAAAAAACIQ/UuI6Rjppdl4uE6_-XbyjlCeS8CjcdUUkQCLcBGAsYHQ/s0/a0457468532_10.jpg" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">14 proiettili dum dum sparati dritti al cuore di Roma. Quella ladrona di politici e malaffare, quella sordida di compromessi e sotterfugi, quella cheta di benpensanti e ipocriti di ogni risma.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">!4 band aggregate da Lorenzo e Simone - rispettivamente di Bloody Riot e Blood '77 - nel nome del Rock And Roll e dei suoi mille rivoli scivolati lungo 40 anni di narrazione borderline capitolina.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Old School + New School = True School.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Grazie all'interesse di Area Pirata e Surfin' Ki - primi sostenitori entusiasti del progetto - prende vita questo splendido LP (ovviamente solo in vinile) dalla grafica citazionista e perforante, che prima incanta gli occhi e poi fa sanguinare il cuore.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Finalmente una raccolta con gli attributi al posto giusto e che va a colmare una lacuna pesante mettendo sul piatto un invidiabile livello compositivo: quelle che gli stolti scambiano per urla dei "Figli di Nessuno" diventeranno epitaffi gloriosi per gli adepti di Punk, Garage, Power Pop e Glam.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">"Rock These Ancient Ruins, Mama Roma's Kids" vola almeno 1 km sopra ogni più rosea aspettativa - lo capisci già dal primo ascolto - e io sono incerto se lanciare suppellettili ai vicini o pisciare dal balcone sulle teste dei passanti in preda al furor sonico.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davvero, non c'è nulla da aggiungere: qua passato e presente sono facce della stessa moneta persa in una rissa, una di quelle che però finiscono al bar.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Menzione d'onore per Alieni, Alex Dissuader, Taxi, Idol Lips, Tigers In Furs, Ferox.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Bravi, anzi, bravissimi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Ascolta "Rock These Ancient Ruins" <a href="https://areapiratarec.bandcamp.com/album/rock-these-ancient-ruins-mamma-romas-kids" target="_blank">QUI</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">Area Pirata</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://www.facebook.com/pg/surfinkirecords/about/?ref=page_internal" target="_blank">SURFIN' KI</a><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Davide Monteverdi.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0Roma RM, Italia41.9027835 12.496365513.592549663821153 -22.6598845 70.213017336178837 47.652615499999996tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-249066861115784132020-07-29T18:14:00.001+02:002020-07-29T18:14:34.117+02:00WASHED OUT: "PURPLE NOON" (Sub Pop, Cd 2020).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KTkx4ZQmPCA/XwS8PKzcbUI/AAAAAAAACHU/WfGsNwOso9YWIAlHO6aVxKbxPm97QLljQCLcBGAsYHQ/s1600/washed-out-Purple-Noon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="690" data-original-width="690" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-KTkx4ZQmPCA/XwS8PKzcbUI/AAAAAAAACHU/WfGsNwOso9YWIAlHO6aVxKbxPm97QLljQCLcBGAsYHQ/s640/washed-out-Purple-Noon.jpg" width="640" /></a></div>
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In principio "Purple Noon" era schedulato in uscita per la tarda primavera, poi il mondo si è capovolto - come tutti sappiamo - costringendo la Sub Pop a rivedere le proprie scadenze e posticipare, così, al 7 agosto il suo lancio sul mercato.</div>
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Lavoro intestato in ogni sua parte al talentuoso Ernest Green - solo il mixaggio è demandato al fido Ben H. Allen - sancisce il ritorno alla scuderia di Seattle dopo la breve parentesi Stones Throw, per "Mister Mellow", e un silenzio discografico durato 3 lunghi anni.</div>
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Silenzio a quanto pare costruttivo - solo qualche collaborazione "pesante" in giro la cui influenza si farà sentire - anzi, a posteriori fondamentale per sintetizzare le suggestioni raccolte strada facendo e in seguito redistribuite, con rara sensibilità, in ognuna delle 10 tracce.</div>
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"Purple Noon" nasce come organismo pulsante, una sorta di work in progress dove Washed Out sperimenta la fascinazione recente per il Modern Pop senza inibizioni: prima raffinando l'approccio alla produzione mai così cristallina, poi tastando differenti latitudini musicali nel tentativo di disegnare una traiettoria mainstream (umanamente) sostenibile, infine regalando inesplorate profondità emotive alla composizione dei testi.</div>
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E tutto, vale a dire proprio tutto di questo lavoro, origina dall'Amore nel suo complesso ventaglio di epifanie in collisione. Ascesa e decadenza, passione e perdita, approcci ingenui e delusioni fulminanti, convergenze inattese e doloroso oblio. </div>
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Green, però, è bravissimo a smarcarsi dai clichè che banalizzano il quotidiano dell'universo Pop. Ne esorcizza ogni stanca consuetudine abbigliandola a festa e ci costruisce, con sagacia e dovizia di particolari, una dimora accogliente per le proprie riflessioni sentimentali.</div>
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Insomma, questo 4° album è il preciso "Qui E Ora" del genietto di Atlanta: sinuoso, sontuoso, immersivo, empatico e incredibilmente scorrevole dal primo all'ultimo minuto.</div>
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Una miscela letale di beat rotondi in chiaroscuro dal retrogusto salmastro, i cui bassi regimi imbrigliano a stento le pulsioni che fremono sottopelle, dove l'immaginario sonoro corre agile tra atmosfere patinate dai trascorsi suggestivi, ma riconsiderate con piglio futuristico.</div>
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"Purple Noon" si candida al titolo di album più accessibile e colorato di Washed Out già dalla copertina manifesto, omaggio minimalista all'ispirazione guida del momento: l'eleganza senza tempo del Mediterraneo in tutte le sue mille sfaccettature. Poteva forse esserci uno sfondo migliore per questa manciata di istantanee musicali?</div>
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Intenso.</div>
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Ascolta: "Face Up", "Paralysed", "Game Of Chance", "Hide".</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/zO7E-D4yTS4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zO7E-D4yTS4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/VIeOmIPX1-w/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/VIeOmIPX1-w?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<a href="https://washedout.net/" target="_blank">WASHED OUT</a></div>
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<a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">SUB POP </a></div>
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Davide Monteverdi.</div>
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RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-54069098976202030082020-06-22T16:59:00.002+02:002020-06-22T16:59:49.957+02:00Shabazz Palaces: "The Don Of Diamond Dreams" (Sub Pop, Cd 2020).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cfujtwM4jcg/Xuy_RMdFQxI/AAAAAAAACGc/02IbyXnM1OQdUhQw0ETk548y5P0p-mwPwCLcBGAsYHQ/s1600/shabazzpalaces-donofdiamonddreams-cover-3600x3600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-cfujtwM4jcg/Xuy_RMdFQxI/AAAAAAAACGc/02IbyXnM1OQdUhQw0ETk548y5P0p-mwPwCLcBGAsYHQ/s640/shabazzpalaces-donofdiamonddreams-cover-3600x3600.jpg" width="640" /></a></div>
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A Ishmael Butler e a Tendai "Baba" Maraire non riuscirebbe qualcosa di basico neanche se ci provassero con tutte le loro forze.</div>
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Anzi, il percorso musicale degli Shabazz Palaces si arricchisce a ogni episodio di nuove visioni trascendentali proiettate in un futuro cosmico sempre più stratificato, dove gli incroci tra cultura Afro, Hip Hop, R&B, Jazz, Dub, Soul e Funk si dilatano all'inverosimile inglobando suggestioni sia dal passato che dal presente.</div>
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Se negli album precedenti le influenze acclarate del duo di Seattle rispondevano a nomi leggendari come Miles Davis, Sun Ra, George Clinton, Pharoah Sanders e Alice Coltrane in "The Don Of Diamond Dreams" la principale fonte d'ispirazione - sbandierata in tutte le interviste con malcelato orgoglio paterno- è Lil Tracy, principe della scena Emo Rap nonchè figlio prediletto di Ishmael, che di nome fa Jazz tanto per capirci.</div>
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L'apporto di sangue fresco fa progredire sensibilmente il progetto, inoculandogli quella contemporaneità nei beat e nelle rime - a botte di autotune distorto e trap lunare - che se da un lato appaga l'insaziabile fame di innovazione di Butler, dall'altro cerca di far breccia nei cervelli dei nuovi flippati di device e social media.</div>
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Per fortuna le nuove virate si integrano al meglio con la rotta musicale già tracciata, senza minimizzarne l'intensità in alcun modo.</div>
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Si conferma così l'incredibile complessità delle tessiture sonore e concettuali alla base del nuovo lavoro. Complessità che si esplicita nel soundclash di rara compiutezza tra analogico e digitale, tra fenomenali musicisti in carne e ossa, featuring, e synth iperuranici, tra quotidianità metabolizzata e pellegrinaggi ultraterreni.</div>
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"The Don Of Diamond Dreams" è la narrazione affascinante - 10 tappe in tutto - di un viaggio avventuroso nelle potenzialità dell'impensabile: siamo ormai oltre l'hip hop astratto cui gli Shabazz Palaces ci hanno abituato in passato e a un soffio dalla (meritata) consacrazione nei libri di storia della Grande Musica.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dHg5xABLOIE/XuzB0hsKrvI/AAAAAAAACGo/fsEFU0SNgmglzVFOLA_hi5pqYi6V2NQTgCLcBGAsYHQ/s1600/shabazzpalaces-2020-promo-10-patrickobriensmith-2100x1500-300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="560" height="456" src="https://1.bp.blogspot.com/-dHg5xABLOIE/XuzB0hsKrvI/AAAAAAAACGo/fsEFU0SNgmglzVFOLA_hi5pqYi6V2NQTgCLcBGAsYHQ/s640/shabazzpalaces-2020-promo-10-patrickobriensmith-2100x1500-300.jpg" width="640" /></a></div>
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Ascolta: "Ad Ventures", "Bad Bitch Walking", "Reg Walks By The Looking Glass".</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/co934TghOFc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/co934TghOFc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/zHoYneY2Cu4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zHoYneY2Cu4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/qzjdxjAs89g/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/qzjdxjAs89g?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<a href="https://www.shabazzpalaces.com/" target="_blank">SHABAZZ PALACES</a></div>
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<a href="https://www.subpop.com/" target="_blank">SUB POP</a></div>
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Davide Monteverdi.</div>
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RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5531102520526859816.post-6043493951324332092020-06-09T18:38:00.002+02:002020-06-10T15:37:20.944+02:00VV. AA.: "Last White X-Mas" (Area Pirata, 2xCd 2020).<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-O_aCspYcJlY/XtewHKRjBQI/AAAAAAAACFw/Vke2S0aE-noJGwbv4i_Jv3JqNTDwO7i4gCLcBGAsYHQ/s1600/Last-White-Xmas-768x768.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="768" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-O_aCspYcJlY/XtewHKRjBQI/AAAAAAAACFw/Vke2S0aE-noJGwbv4i_Jv3JqNTDwO7i4gCLcBGAsYHQ/s640/Last-White-Xmas-768x768.jpg" width="640" /></a></div>
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Il 4 Dicembre 1983 il mondo esplode.</div>
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Letteralmente.</div>
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Almeno nell'universo Hardcore Punk.</div>
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Quel giorno il Gran Ducato Hard Core (GDHC), leggendaria crew DIY toscana, organizza un concerto "punk" - o meglio un raduno per come poi si concretizza - dove alcune band del panorama italiano convergono per dare vita - inconsapevolmente - a un evento diventato poi epico negli annali hardcore, sottocultura che tra il 1980 e il 1986 conosce il suo massimo fulgore.</div>
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Tutto accade all'interno della chiesa sconsacrata di San Zeno a Pisa (di proprietà del comune che la dà in concessione) nel giorno di Santa Barbara, con il chiaro intento di accendere i riflettori sulla nascente scena alternativa toscana. Inizialmente in cartellone compaiono solo i nomi di 11 band autoctone ai quali, in seguito, vengono aggiunti quelli di 2 ospiti di rilievo: i Fall Out di La Spezia (mai arrivati in città) e i Raw Power di Poviglio ("You Are The Victim" esce quell'anno) cui spetta l'onore/onere dell'apertura.</div>
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L'unica testimonianza di quel pomeriggio infinito sono le 6 ore di registrazioni - un semplice mangianastri collegato al mixer - che per tutta una serie di incredibili incroci sbarcano a San Diego dove la BCT (label DIY locale), attraverso un pesante lavoro di rimaneggiamento, le pubblica nel 1984 sotto forma di 2 cassette.</div>
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Da quel preciso istante l'hardcore italiano "esiste" e muta da fenomeno provinciale a pregiata merce da esportazione. Il resto è storia.</div>
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"Last White X-Mas", nella sua complicata evoluzione, scompare dai radar per i 3 lustri successivi per riaffacciarsi sul mercato solo nel 2000, anno in cui la BCT stessa ristampa le cassette in un'edizione limitata su cd che ha come valore aggiunto una tracklist più sostanziosa.</div>
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Occorre infine un ultimo, lunghissimo, balzo spazio/temporale al 1° giugno 2020 - causa gestazione del progetto più slittamento per Lockdown dell'originaria uscita a marzo - perchè Area Pirata (Pisa uber alles) renda nuovamente disponibile questo sanguigno - quanto seminale - testamento di un'Italia che se la giocava alla pari con il resto del mondo.</div>
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Questa volta sono 71 le tracce di furia inaudita e splendida ingenuità ricavate dai nastri restaurati e rimasterizzati da Alessandro Sportelli - colui che ha contribuito ad immortalarle quel 4 dicembre - e schiantate in un pack che restituisce piena dignità al mito: un doppio cd in 1000 copie arricchito dal bel booklet di 36 pagine pieno zeppo di foto e testimonianze di prima mano.</div>
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I live di CCM, I Refuse It, Useless Boys, Putrid Fever, Brontosauri, Juggernaut, Stato Di Polizia, Dements, War Dogs, Aufschlag e Traumatic risplendono di nuova vita, pronti a sfidare una platea più ampia dei 200 dropout allora inconsapevoli protagonisti di un episodio memorabile.</div>
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Un unico neo allontana dal 10 pieno questa ristampa magistralmente orchestrata: l'inevitabile, doloroso, stralcio dell'esibizione dei Raw Power - per una non meglio definita questione di diritti - che secondo affidabili insider verrà probabilmente recuperata nella prossima edizione. </div>
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Oggi più che mai "la costa ovest si scatena" e l'anima torna a pulsare di rumore imprescindibile.</div>
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<a href="http://www.areapirata.com/" target="_blank">AREA PIRATA</a></div>
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Davide Monteverdi.</div>
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RAZZPUTINhttp://www.blogger.com/profile/11717257717488248951noreply@blogger.com0