venerdì 17 aprile 2020

The Strange Flowers: " Songs For Imaginary Movies" (Area Pirata, Cd 2020).


Cinque anni dopo "Pearls At Swine" - tra cambi di formazione, pause riflessive e ripartenze entusiastiche -  c'è ancora vita nei territori Strange Flowers.
Gli eroi pisani della stagione neopsichedelica italiana, nati artisticamente nel 1987, rientrano in piena attività in questo sciagurato 2020 con "Songs For Imaginary Movies", sempre per la benemerita label (pisana) Area Pirata, e lo fanno con 2 belle edizioni in tiratura limitata: una gatefold in vinile con 11 tracce e una in cd con 2 tracce bonus.
E per fortuna - dico io - perchè in questi tempi sospesi di incertezza totale la musica degli Strange Flowers è una manna dal cielo carica com'è di luce e colori ("colorful group" li definì una volta il guru Timothy Gassen), di movimenti plastici e sogni iridescenti, di immagini liberatorie e sonorità che stemperano le attese in coda, l'irrequietezza dilagante, gli incubi notturni.
Il quartetto si riforma attorno al nucleo originale composto da Michele Marinò (chi/vo), Giovanni Bruno (chi/vo) e Alessandro Pardini (ba) con l'aggiunta di Valerio Bartolini (bat) e si siede in cerchio attorno al fuoco in cerca di ispirazione. E qua, in questo nuovo album, ce n'è davvero a pacchi in ognuna delle canzoni, ma declinata secondo il principio di sobrio equilibrio tra vecchi e nuovi input, così da risultare, oggi, una band ancora attraente e mesmerica dopo essersi reinventata al netto di metamorfosi imbarazzanti.
Come nella vita anche nell'arte di comporre musica gli Strange Flowers alternano tempesta a quiete:  momenti caleidoscopici di chitarrismi frenetici e possenti incrociano ballate folk/bucoliche di grande intensità emozionale per trasformarsi subito dopo in istantanee soniche (proto) Brit e (proto) Grunge dal retrogusto sinuosamente 60's, con una vetta di assoluta eccellenza evocativa come "Heal".
"Songs For Imaginary Movies" per tutto questo, e molto altro, meriterebbe di piazzarsi tra i migliori album italiani del 2020 - l'anno in cui il mondo si è capovolto - stravolgendo ogni pronostico come in un sogno di Timothy Leary. 

Ascolta: "Cure Me", "Heal", "Apocalypse", "Stormy Waters", "Children Of The Drain".


  




Davide Monteverdi.