“Misantropo A Senso Unico” è
un’esperienza d’ascolto ai limiti dell’improbabile.
Dove perversione, rabbia,
violenza e nichilismo fanno sprofondare
un qualsiasi amichevole pomeriggio
d’inverno negli abissi del Male Assoluto.
Questa versione Redux altro
non è che il frutto di 2 anni di lavoro duro sui master originali
dell’album,
datato 2000 (Anno del Signore?), ridigitalizzati miracolosamente negli States,
quando ormai si pensava che non ci fosse una soluzione possibile
ai danni
parziali subiti in precedenza.
Definito da Terrorizer “il 6°
miglior album grindcore di sempre”,
e finalmente dopato a dovere, questo totale
restyiling ci restituisce
il capolavoro italico in una splendida edizione:
cd
digipack con slipcase e booklet di 20 pagine annesso,
saturo dell’ironico e
visionario background dei Cripple con testi bilingue a corollario.
E nonostante tutto la
tracklist trasuda ancora entropia che
a stento si contiene nei margini fisici
del dischetto in questione.
“Misantropo A Senso Unico”
allora pare più un match di 17 round con Mike Tyson strafatto di PCP,
la mano
destra legata dietro la schiena e un nano del circo
che ti prende a calci nelle
palle per puro diletto.
Un azzardo totale se mi
passate il termine, un affronto alla routine quotidiana,
al produci consuma
crepa, al pensiero unico, una coltellata tra le costole spinta fino in fondo
al
perbenismo dell’Italietta, mai così lontana dal miracolo economico.
Dal vivo poi i Cripple
Bastards sono una vera e propria rivelazione,
una macchina da guerra credibile
come poche altre band nella scena mondiale.
Scarni, precisi, velocissimi e
figli bastardi della ribellione allo status quo.
Realismo forse è il termine
migliore per descrivere le liriche di Giulio The Bastard
e il kling klang
sonico si rivela degno erede delle catene di montaggio di Detroit.
Uno sguardo psicotico e di
scontro totale verso il Nulla che ci circonda,
dove gli eroi e i peana
barricaderi sono andati a fuoco insieme alle camicie di forze
e ai buoni
sentimenti.
Non c’è nulla da ridere in
“Misantropo A Senso Unico”
e sicuramente non ci troverai goffi tentativi di
catarsi o colpi di teatro.
Solo il nero dell’inchiostro
che permea le vene come un veleno senza cura,
il cervello che implode in fumo e
i deliri di un mondo che non ci appartiene più di diritto,
ma assomiglia nel
suo incedere ad una giungla d’asfalto senza regole né arcobaleni.
Voto massimo al mio pezzo
preferito del pack, “Morte Da Tossico”, a cui si somma la Lode
per “Separati
Dal Contagio feat. Anima Morte” session superpsichedelica inedita del 1999
e
gran sorpresa del lotto, qua in forma di bonus track.
Detto questo mollate tutto e
da domani mettetevi in fila che a febbraio esce “Nero In Metastasi”,
il nuovo
album dei Cripple Bastards, licenziato dalla mitologica Relapse Records.
Il
giusto riconoscimento internazionale per una band che spacca tutto e tutti.
Davide Monteverdi.
Links:
VIDEO: