mercoledì 8 gennaio 2014

RECENSIONE BY DAVIDE MONTEVERDI : Cripple Bastards: “Misantropo A Senso Unico” (F.O.A.D. Records - Redux Edition Cd 2013).






“Misantropo A Senso Unico” è un’esperienza d’ascolto ai limiti dell’improbabile.

Dove perversione, rabbia, violenza e nichilismo fanno sprofondare 
un qualsiasi amichevole pomeriggio d’inverno negli abissi del Male Assoluto.
Questa versione Redux altro non è che il frutto di 2 anni di lavoro duro sui master originali 
dell’album, datato 2000 (Anno del Signore?), ridigitalizzati miracolosamente negli States, 
quando ormai si pensava che non ci fosse una soluzione possibile 
ai danni parziali subiti in precedenza.
Definito da Terrorizer “il 6° miglior album grindcore di sempre”, 
e finalmente dopato a dovere, questo totale restyiling ci restituisce 
il capolavoro italico in una splendida edizione: 
cd digipack con slipcase e booklet di 20 pagine annesso, 
saturo dell’ironico e visionario background dei Cripple con testi bilingue a corollario.
E nonostante tutto la tracklist trasuda ancora entropia che  a stento si contiene nei margini fisici 
del dischetto in questione.
“Misantropo A Senso Unico” allora pare più un match di 17 round con Mike Tyson strafatto di PCP, 
la mano destra legata dietro la schiena e un nano del circo 
che ti prende a calci nelle palle per puro diletto.
Un azzardo totale se mi passate il termine, un affronto alla routine quotidiana,
 al produci consuma crepa, al pensiero unico, una coltellata tra le costole spinta fino in fondo 
al perbenismo dell’Italietta, mai così lontana dal miracolo economico.
Dal vivo poi i Cripple Bastards sono una vera e propria rivelazione,
 una macchina da guerra credibile come poche altre band nella scena mondiale. 
Scarni, precisi, velocissimi e figli bastardi della ribellione allo status quo.
Realismo forse è il termine migliore per descrivere le liriche di Giulio The Bastard 
e il kling klang sonico si rivela degno erede delle catene di montaggio di Detroit.
Uno sguardo psicotico e di scontro totale verso il Nulla che ci circonda, 
dove gli eroi e i peana barricaderi sono andati a fuoco insieme alle camicie di forze 
e ai buoni sentimenti.
Non c’è nulla da ridere in “Misantropo A Senso Unico” 
e sicuramente non ci troverai goffi tentativi di catarsi o colpi di teatro.
Solo il nero dell’inchiostro che permea le vene come un veleno senza cura, 
il cervello che implode in fumo e i deliri di un mondo che non ci appartiene più di diritto,
 ma assomiglia nel suo incedere ad una giungla d’asfalto senza regole né arcobaleni.
Voto massimo al mio pezzo preferito del pack, “Morte Da Tossico”, a cui si somma la Lode 
per “Separati Dal Contagio feat. Anima Morte” session superpsichedelica inedita del 1999
 e gran sorpresa del lotto, qua in forma di bonus track.
Detto questo mollate tutto e da domani mettetevi in fila che a febbraio esce “Nero In Metastasi”,
 il nuovo album dei Cripple Bastards, licenziato dalla mitologica Relapse Records.
 Il giusto riconoscimento internazionale per una band che spacca tutto e tutti.
Davide Monteverdi.



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