giovedì 23 novembre 2023
The Celibate Rifles: "The Turgid Miasma Of Existence" (Area Pirata, Re 2023).
venerdì 19 maggio 2023
Elli De Mon: "Pagan Blues" (Area Pirata, Cd 2023).
giovedì 5 gennaio 2023
Angeli: "Angeli" (Area Pirata, Lp 2022 Reissue).
martedì 9 agosto 2022
The Backdoor Society: "This Is Nowhere" (Area Pirata, 2022).
"This Is Nowhere" è il secondo - e nuovo - lavoro di studio per i Backdoor Society, la talentuosa band piacentina che ha scambiato la campagna emiliana per la magica Olanda degli anni 60, terra natia del Neiderbeat e dei sogni psichedelici infranti contro il muro dell'indifferenza. Là imperversava gentaglia come Ourtsiders e Q65 - e gli Shocking Blue piazzavano una manciata di singoli nella galassia mainstream - che sfregiava il Rock And Roll a viso aperto e con piglio quasi punk, incassando fama imperitura e rispetto assoluto da un esiguo - seppur agguerrito - contingente di dropout, e colorando di purpurea mitologia una parabola sonica tanto eccitante quanto marginale per quell'epoca in costante mutazione. I Backdoor Society non vanno molto lontano da queste coordinate impastate anche di Pretty Things e Stones in botta, oggi sono più brutali e diretti rispetto all'esordio omonimo di tre anni fa forse a discapito della freschezza ingenua (e genuina) delle origini. Nulla di rilevante sia chiaro, "This Is Nowhere" resta un disco godibile, ottimamente suonato e vissuto, i cui dodici episodi al netto di concessioni "commerciali" attraversano il petto come la lama di un serramanico.
ASCOLTA: Desolation, The Wrong Side, Janet, You Turn Me On.
Davide Monteverdi
giovedì 23 giugno 2022
NOT MOVING L.T.D.: "LOVE BEAT" (Area Pirata, Cd 2022).
giovedì 10 febbraio 2022
Piaggio Soul Combination & Lakeetra Knowles: "Soultimate" (Area Pirata, Cd 2021).
Ti piace ballare scivolando sul dancefloor come fosse borotalco? Ti piace spassartela allo sfinimento e sudare tutto quello che hai vivendo notti infinite come un tempo? Se allo stesso modo ami la musica di fattura genuina, e dedita unicamente alla spensieratezza, allora devi assolutamente procurarti "Soultimate", l'ultima fatica discografica dei Piaggio Soul Combination. L'ensemble pisano - che conferma alla voce la brava Lakeetra Knowles in alternanza a quella del leader Marco Piaggesi - esordisce per la conterranea Area Pirata con questo terzo album tra l'altro licenziato in un formato sfizioso, ovvero un doppio vinile 12" in confezione gatefold, e registrato a 45 rpm per rendere giustizia alla cristallina produzione di Andy Lewis. Quattordici canzoni sfavillanti che si rincorrono l'una all'altra legate dal comune intento di far vibrare anima e piedi senza particolari pensieri, grazie al mix sonoro ultra vintage e pistaiolo. Soul, Disco, R&B, Boogaloo, Northern Soul e suggestioni Latin Jazz scolpiscono - impietosamente - il groove incendiario da cui "Soultimate" trae la preziosa linfa vitale che poi irradia su chiunque si avvicini ai suoi solchi. Un album dal respiro fieramente internazionale e a cui auguriamo tutta la fortuna che merita.
Ascolta: "Do It", "Newly Born Love", "Hitman", "Dome Slow", "I can't Believe",
giovedì 20 gennaio 2022
Colleen Green: "Cool" (Hardly Art, Cd 2021).
"Cool" è probabilmente l'album che ho più ascoltato "on repeat" nel 2021. O almeno, quello a cui sono ritornato più spesso nel girovagare tra le innumerevoli uscite senza peso durante i mesi nefasti, e di sicuro si piazzerebbe ai primi posti della mia Top Ten annuale se mai fossi interessato a compilarne una di questi tempi. Questo per dire che al di là delle note stampa e dei lanci "promozionali" - meritevoli, certo, ma passibili di ovvia faziosità - un disco vince per la sua capacità di colpirti dentro mentre sei fuori fuoco. Nel mio caso specifico è stato un mix di fattori a investirmi in pieno e a farmi innamorare praticamente all'istante: le melodie cristalline sparse ovunque, le sonorità che strizzano l'occhio al miglior Indie Rock degli anni '90, le movenze sinuose delle dieci canzoni (l'artista stessa ammette che "dieci è il numero perfetto" in una recente intervista su Rolling Stone) che costituiscono l'ossatura di "Cool", con quell'alternanza (proficua) tra riflessione e urgenza che ha il ritmo della vita. Un lavoro che scorre fluido, brillante, arioso ascolto dopo ascolto insomma proprio "giusto" da qualsiasi punto di vista lo si voglia prendere e sezionare. Frutto dei sei anni che la musicista di Lowell si è presa per evolvere come essere umano e artista dopo la pubblicazione di "I Want To Grow Up" nel 2015, il terzo album (sempre marchiato Hardly Art) che ha sancito il suo maggior successo commerciale nonchè l'inizio del percorso interiore che l'ha traghettata a quel "qui e ora" che "Cool" tratteggia un minuto dopo l'altro. In mezzo c'è stato qualche singolo, l'attività live poi sospesa causa Pandemia, le session in studio di registrazione con Gordon Raphael e Aqua, e in ultimo il ritorno a casa in Massachusetts l'autunno scorso - dopo un decennio vissuto a Los Angeles, città che non ha mai amato fino in fondo - con un normalissimo lavoro part time al seguito. Ecco "Cool" è la sintesi perfetta di questa progressione nel suo intricato divenire, qua narrata con piglio ironico e "maturo" da una Colleen Green in evidente stato di grazia. Tutta magia che ti si appiccica addosso, proprio come "Natural Chorus" che è una sorta di pigiamino ritmico e felpato che incrocia motorik e sussulti chitarristici. Consigliato!