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martedì 9 agosto 2022

The Backdoor Society: "This Is Nowhere" (Area Pirata, 2022).

"This Is Nowhere" è il secondo - e nuovo - lavoro di studio per i Backdoor Society, la talentuosa band piacentina che ha scambiato la campagna emiliana per la magica Olanda degli anni 60, terra natia del Neiderbeat e dei sogni psichedelici infranti contro il muro dell'indifferenza. Là imperversava gentaglia come Ourtsiders e Q65 - e gli Shocking Blue piazzavano una manciata di singoli nella galassia mainstream - che sfregiava il Rock And Roll a viso aperto e con piglio quasi punk, incassando fama imperitura e rispetto assoluto da un esiguo - seppur agguerrito - contingente di dropout, e colorando di purpurea mitologia una parabola sonica tanto eccitante quanto marginale per quell'epoca in costante mutazione. I Backdoor Society non vanno molto lontano da queste coordinate impastate anche di Pretty Things e Stones in botta, oggi sono più brutali e diretti rispetto all'esordio omonimo di tre anni fa forse a discapito della freschezza ingenua (e genuina) delle origini. Nulla di rilevante sia chiaro, "This Is Nowhere" resta un disco godibile, ottimamente suonato e vissuto, i cui dodici episodi al netto di concessioni "commerciali" attraversano il petto come la lama di un serramanico.

ASCOLTA: Desolation, The Wrong Side, Janet, You Turn Me On. 

THE BACKDOOR SOCIETY

Area Pirata


Davide Monteverdi

giovedì 23 giugno 2022

NOT MOVING L.T.D.: "LOVE BEAT" (Area Pirata, Cd 2022).


Fa sorridere parlare di album della "maturità" per una band come i Not Moving - leggenda underground (ma neanche tanto poi) della controcultura musicale tricolore degli anni 80 - già nell'immaginario collettivo dei rockers nostrani per quasi quattro decenni, e ora ritornati sotto ai riflettori come Not Moving L.T.D. (dalle iniziali dei tre membri storici) grazie appunto a questo nuovo "Love Beat".
Il primo vero e proprio lavoro di studio per il combo spaccato a metà tra Emilia e Toscana dal lontano 1988, quando diedero alle stampe "Flash On You" ormai a scioglimento praticamente avvenuto.
Attualmente la band è composta dai tre veterani Tony (batteria), Lilith (voce) e Dome (chitarra, cori) come primigenio volano propulsivo, con la seconda chitarra (e cori) della gagliarda Iride Volpi in aggiunta. E no, non è contemplato il basso di cui per altro non si sente la mancanza nell'impatto generale dei brani, soprattutto nelle esibizioni dal vivo dove i Not Moving danno da sempre il meglio di sè.
Parlavamo di album della "maturità" poco fa per la perfetta quadratura di tutti i fattori in gioco: il suono è compatto e perfettamente rifinito, le asperità del passato hanno lasciato il posto a una fluidità espressiva invidiabile e il salto in avanti della voce di Lilith ne è la prova provata, le tracce poi si snodano su minori velocità e maggiori intensità emotiva, e soprattutto si percepisce una verve compositiva lontana dall'impellenza degli esordi ma che mantiene la sincerità e la coerenza di quei giorni turbolenti e maledetti, seppur impastata di vita vissuta e strade battute.
"Love Beat" è l'"Hic Et Nunc" dei Not Moving e si spiega ai fan vecchi e nuovi con nove canzoni brillanti (otto originali più la cover di "Primitive" dei Groupies), dotate di grande fascino ed energia, da cui è difficile non farsi sedurre in un momento di normale disattenzione quotidiana. Insomma come se gli X, i Cramps, i Gun Club, i Bad Seeds, e (soprattutto) gli Stones cercassero di approfittarsi delle tue intime grazie sul cofano di una Barracuda grondante fango.
E allora tributiamo l'ennesimo ovazione ai kids di Area Pirata, gli artefici di questa nuova tacca sulla consumata cintura delle novità discografiche imprescindibili: i Not Moving L.T.D. sono qui per restare anche grazie a loro e "Love Beat" cresce, cresce, e ancora cresce!

Ascolta: "Going For A Ride", "Dirty Time", "Don't Give Up", "Rubbish Land".






Davide Monteverdi.

lunedì 9 novembre 2020

The Ghiblis: "Domino" (Area Pirata, CD ltd. ed. 2020)


Piacenza non è nuova a queste sortite con armi non convenzionali, in fuga da garage diroccati e spiagge radioattive che abbracciano il Po arrossato dai tramonti autunnali manco fosse l'Oceano Pacifico.
Piacenza Beach è un luogo ideale che fonde spirito ribelle e musica esotica, dove strani figuri si muovono sfruttando le ombre di palme plastificate in cerca di onde soniche da cavalcare senza limiti, come se il Domani ci aspettasse al varco con rodei meccanici e falò a perdita d'occhio.
Tra questi dropouts si muove anche un quartetto spregiudicato - quanto epicureo nel godere dei propri misfatti - che esordisce sulla lunga distanza (dopo un ep e un singolo) con l'ottimo "Domino": loro sono The Ghiblis sorta di centrifugato testosteronico e hard boiled di Hermits e Diabolico Coupè, figli della stessa terra e destinati - per linea di sangue - a confermarne l'aura leggendaria.
Undici sono le tracce dell'album, tutte strumentali (e originali tranne "Yesega Wat") e spalmate in poco più di mezzora, che pompano gioia e cazzeggio analogici in questa quotidianità sciagurata dove "Paranoia E Disperazione Sono la Mia Colazione".
Surf Music, Exotica, Lounge, Rock And Roll, Etno Jazz e arzigogoli Poliziotteschi vengono sparati con il riverbero ad alzo zero sulla depressione pandemica, un'allucinazione caleidoscopica che travolge a botte di sax e zigulì lisercici la maledetta nebbia padana, inneggiando però a ben altre latitudini geografiche.
Il Sig. Piero, Nick, Dandy e Zilion sono (ex?) juvenile delinquents da affidare alle patrie galere nella migliore delle ipotesi - o sono, forse, solo anime perdute sulla via della redenzione? Vallo a capire - ma al posto delle solite arance, sosteneteli acquistando uno dei 300 cd gentilmente prodotti dagli adorabili rockers di Area Pirata.
Allora su le mani per The Ghiblis, l'unico vero antivirus con deliziosi effetti collaterali!


Ascolta: La Danza, Morpheus, Slow Grind,  Landing Place, Yesega Wat.


Area Pirata


Davide Monteverdi.

giovedì 16 maggio 2019

The Backdoor Society: "The Backdoor Society" (Area Pirata, 2019).


L'album d'esordio dei Backdoor Society è una vera e propria bomba a mano.
Oltre ad essere la diretta dimostrazione che anche la "periferia dell'Impero", nel 2019, può dare vita a musica bellissima, e senza compromessi, con uno sguardo preferenziale per i sixties più selvaggi e genuini.
In questo caso il punto di partenza è il garage psichedelico di scuola olandese/nordeuropea, Q65 e Outsiders in primis, per poi stemperarsi in ritmiche calde e avvolgenti che strizzano l'occhio alla scuola rock/R&B anglosassone di Stones e Pretty Things.
Ed è così che da Piacenza, via Pisa tramite Area Pirata, arrivano questi 12 gioiellini sonici senza tempo, di una freschezza imbarazzante, capaci di far muovere il culo di brutto (come da tempo non ricordavo per altri lavori) grazie all'interpretazione superlativa del quartetto.
Precisa, ficcante, sensuale e totalmente priva di inibizioni.


Ascolta: Pitch Me Out, Lost, Go On Home, Please Don't Worry, Better Than Me.




Davide Monteverdi