Il ritorno degli Invers da Biella, al loro secondo lavoro di studio dopo l'incredibile "Dal Peggiore Dei Tuoi Figli" è il grido di rivincita di tutto il panorama musicale undergound italIco. Non scherzo e non ho particolari patologie hipster da smazzare sul blog proprio durante la Design Week.
Semplicemente questo "Dell'amore Della Morte Della Vita" è un bellissimo album di Indie Wave, con bellissimi testi, suonato benissimo, e che alla bisogna sfodera dei ganci al fegato da peso massimo. Insomma gli Invers hanno qualcosa da dire e la dicono bene, senza appendersi alle leccate di culo da magazine patinato o alle serate nonsense sparpagliate sui navigli di Marte.
Quindi contattateli, chiamateli a suonare, ascoltateveli e godete, proprio come ho fatto io anni fa, per la prima volta.
Se fossi morto dentro direi che "Dell'amore Della Morte Della Vita" è l'album della maturità completa, ma visto che gli ormoni mi viaggiano veloci dirò che è la conferma di un talento da rivelare al Mondo.
Invers: bravi ragazzi con le chitarre che sanguinano.
Lecca il Napalm: MONTAGNE
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