Per chi respira l'immaginario Garage i Fuzztones rappresentano una delle punte di diamante del revival sbocciato negli Stati Uniti all'inizio degli anni '80. Sicuramente possono fregiarsi del titolo di band più longeva del genere e - con ogni probabilità - quella che ha riscosso i maggiori consensi e successi "commerciali", soprattutto se paragonati ai tanti coevi meno (economicamente) fortunati. In questo inedito "Live At The Dive '85" reso finalmente disponibile da Area Pirata sotto forma di doppia release in edizione limitata, Rudi Protrudi e soci si fanno le ossa con il repertorio di "Lysergic Emanations" - che vede la luce in quei giorni - e una manciata di splendide cover tra passato (oscuro) e contemporanei attestati di stima, suonando alla morte una ventina di canzoni per un manipolo di amici e prime mover scatenati come pochi. Album che, oltre a godere di una registrazione qualitativamente buona, è anche testimonianza diretta del quintetto in stato di grazia. Un'istantanea tanto preziosa quanto dettagliata - da qualsiasi angolazione la si guardi - di un'epoca virtuosa che oggi sembra appartenere alla mera mitologia musicale per loser. Infatti da un lato immortala il The Dive (club iconico della New York pitturata di Sixties) nel suo momento di massimo splendore prima dell'implosione prematura, dall'altra i Fuzztones (con la migliore formazione di sempre?) all'alba del tour europeo della piena consacrazione. Da questa miriade di circostanze, fortuite o meno, scaturirà poi quel "Live In Europe" che non solo chiuderà il cerchio a due anni di distanza dall'esibizione al The Dive, ma anche il primo eccitante capitolo della storia dei Fuzztones.
Da lì in avanti sarà tutta un'altra storia.
Davide Monteverdi.