Ecco un altro album super solare da portarsi in spiaggia per far festa con gli amici.
"Look" è l'esordio firmato dai The 16 Eyes, domiciliati a Phoenix ma nomadi a stelle e strisce nell'animo, sorta di supergruppo capitanato dal leggendario Orin Portnoy già bassista con Optic Nerve e Outta Place. Insomma un personaggio che di sound malati e storti in ambito rock se ne intende e parecchio.
Le 14 tracce (per quasi 40 minuti di buona fattura) suonate dal quartetto spaziano agili tra Garage Punk, Mod, Beat e Psych accodandosi di diritto alla discografia dei classici del Revival Sixties anni 80.
Lì ad una incollatura buona da pesi massimi come Lyres, Fuzztones, Miracle Workers, Chesterfield Kings, Plan 9 senza risultare ridondanti nel loro percorso spazio/temporale/emozionale, solo un pò "ruffiani" a volte nello sfiorare i tasti giusti per farci bagnare come al liceo.
Certo ci vuole coraggio a produrre musica così nel 2018 (periodo non certo prodigo verso queste sonorità) e dedizione profonda mixata a capacità compositive acclarate, senza dimenticare le manate a go go di sana follia, il plus vincente per creare un gioiello "minore" come questo "Look".
Dove ogni tassello, ogni pausa, ogni ripartenza è asservita alele auree atmosfere soniche così da incenerire ogni dancefloor e far sanguinare i piedi nelle notti senza luna.
"Anyway", "Brand New Girl", "Leaving Here", "Shot In The Dark", "Stupid Little Girl" e "Gotta Go-Go" sono il paradigma perfetto alla bisogna, non serve altro per far scattare il sacro fuoco a ripetizione serrata.
Brava tutti i kids di Area Privata per questa pregiata uscita estiva (la versione in vinile pesante è limitata a 300 pezzi) e bravi The 16 Eyes a non mollare un cazzo..
Davide Monteverdi
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