"The Good News" è l'album principe dell'estate 2019: solare, scintillante, sprizza sorrisi ed energia contagiosa un minuto dietro l'altro, con quel retrogusto vagamente malinconico, da fine campeggio, che ne aumenta a dismisura il tasso empatico.
L'esordio del progetto Minor Poet su Sub Pop, secondo lavoro dopo "And How!" del 2017, è (quasi) completamente a carico del solo Andrew Carter, deus ex machina dietro ad ogni composizione: lui scrive i testi agrodolci che incrociano esperienze personali a tematiche più ampie, suona tutti gli strumenti, produce con grande raffinatezza in compagnia di Adrian Olsen (Foxygen), canta e interpreta con versatilità canaglia che mira dritta al cuore dell'ascoltatore, in ultimo coagula attorno a sè una tour band altrettanto camaleontica con cui calca i palchi in giro per gli States spaccando tutto.
"The Good News" si rivela (dopo ascolti ripetuti e indolenti) un raffinato contenitore di parole ed emozioni, condensate in 22 minuti di orizzonti musicali senza fine, dove il termine "Pop" descrive alla perfezione il percorso virtuoso del folletto di Richmond: trasportare il passato glorioso nel presente globalizzato per renderlo futuro accessibile. Riuscendoci in soli 4 giorni di studio!
E come la chiamereste voi tutta 'sta roba se non "Talento"?
Applausi a scena aperta Andrew, davvero, Brian Wilson e Phil Spector saranno fieri di te, nipote sonico adottivo!
Ascolta: Bit Your Tongue/All Alone Now, Nude Descending Staircase.
Davide Monteverdi
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