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domenica 12 maggio 2019

The Trip Takers: "Don't Back Out Now" (Area Pirata, 2019).



Mai come negli ultimi anni l'Italia è stata così prodiga di figliuoli bravi a destreggiarsi nei revivalismi garage/neo psichedelici, sfoggiando una manciata di band ad alta caratura attitudinale e, soprattutto, musicale.
Band come i Trip Takers, ad esempio, che fanno dell'ortodossia sbarazzina e frizzante il loro manifesto estetico.
Confezionando le 10 track di questo album d'esordio, "Don't Back Out Now", in una vellutata macchina del tempo dalle ampie dotazioni analogiche, per dare un taglio retrò/vintage dalla grana raffinata e (volutamente) calligrafica all'intero progetto.
Così che ogni canzone racchiude in sè una piccola istantanea caleidoscopica: scorci di Saville Row e Haight Ashbury che flirtano amabilmente senza mai litigare, tra fiori e visioni, passioni e bagliori cosmici.
Questa è la magia che i Trip Takers ricamano e personalizzano brano dopo brano, lasciando mano libera alla verve psichedelica di viaggiare da un continente all'altro senza pesanti orpelli.
"Don't Back Out Now" si ascolta e si ama dal primo istante, perchè è la colonna sonora perfetta per questa Primavera turbolenta e viziosa.
Ovviamente applausi anche ad Area Pirata, la cui documentazione minuziosa di certe pieghe spaziotemporali ci affranca da ignoranza e grigiore.



Ascolta: Let Me Sail, Don't Back Out Now, Gambin' Gal, Misty Shore.




Davide Monteverdi

lunedì 22 gennaio 2018

THE TRIP TAKERS: The Trip Takers Ep (Area Pirata, CD 2017).


Capita di buttarsi su argomenti eruditi in certi dopo cena impegnativi dove bisogna dare tutto, per conquistare nuove attenzioni o consolidare le vecchie. Capita di lanciare sul tavolo ancora imbandito strane locuzioni latine con grande nonchalance, sperando che passino del tutto osservate e pugnalino nei punti molli  gli astanti trasformandoci così in sovrani assoluti della notte. Ecco, Nomen Omen è una di quelle strane espressioni che mi perseguitano fin da bambino, e a questo ho pensato ascoltando per la prima volta i Trip Takers ed il loro coloratissimo Ep d'esordio.
Non si sa se siano adepti del bel mondo lisergico, ma del background figlio di quelle visioni da golden age sicuramente sì.
E che musica verrebbe da dire, perchè se le note di Area Pirata (label con un'invidiabile visione periferica) non parlassero di un quintetto di musicisti siciliani contemporanei, parrebbe di ascoltare un 45 giri di almeno 50 anni fa.
Una sorta di wormhole che collega la California all'Inghilterra, gli anni 60 ai 2000, sempre in precario equilibrio tra Beatles e Byrds, tra fumi aromatici e capelli a caschetto, una granita dopo l'altra.
Non manca proprio nulla a queste 6 tracce per fare il botto, nè il carisma compositivo nè la minuziosa retromania da nerd che ha fatto di strumenti e tecniche di registrazione analogici una risorsa 2.0.
A presto, si spera, sui palchi di tutta Europa. Come minimo!








Davide Monteverdi